In piena attuazione del principio costituzionale della funzione rieducativa della pena, il professore Bartolomeo Romano, Ordinario di Diritto Penale nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Palermo, ha organizzato, con la Camera Penale “G. Bellavista” di Palermo, aderente alla Unione delle Camere Penali Italiane, e il Garante per la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti della Regione Sicilia, un incontro degli studenti dell’Università di Palermo con i detenuti dell’Ucciardone, per comprendere concretamente come la pena detentiva in carcere viene attuata, quali ne sono le funzioni, quali gli scopi e come viene percepita dagli stessi detenuti. Reciprocamente, i detenuti potranno rendersi conto che non sono dimenticati dalla società civile e che il percorso risocializzante si nutre di un costruttivo dialogo teso al loro reinserimento sociale.

Il confronto

Nell’incontro, che avrà luogo lunedì 27 maggio dalle ore 10:00, dopo gli indirizzi di saluto del direttore dell’Ucciardone Fabio Prestopino e una introduzione dell’Ordinario di Diritto Penale dell’Università degli Studi di Palermo Bartolomeo Romano, sono previsti brevi interventi del Presidente del Tribunale di Palermo Piergiorgio Morosini, del Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Palermo Nicola Mazzamuto, del Garante per la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti della Regione Sicilia Santi Consolo, del presidente della Camera Penale “G. Bellavista” di Palermo Vincenzo Zummo. Successivamente, interverranno alcuni studenti ed alcuni detenuti per un confronto che si spera concreto e proficuo per tutti i partecipanti.

Aggressione all’Ucciardone

Nuova aggressione a Palermo nel carcere ex Ucciardone. Lo riferisce il segretario regionale Fsa Cnpp Maurizio Mezzatesta. “Un detenuto di per futili motivi ha aggredito l’agente scelto in servizio alla nona sezione che ne avrà per sette giorni salvo complicazioni – continua Mezzatesta – E’ professionalmente faticoso e umiliante lavorare negli Istituti penitenziari in queste condizioni. Ci sono state diverse aggressioni al personale in servizio, come al carcere di Trapani, dove gli agenti sono stati presi a morsi, e un ispettore, sempre alla nona sezione dell’Ucciardone”.