Lo avevano malmenato, causandogli ferite giudicate guaribili in 15 giorni. Successivamente lo avrebbero “scortato” fina a casa seguendo la sua macchina con un motorino e avrebbero minacciato di tenere pure la vettura ed il telefonino. Tutto questo per avere 380 euro, frutto di un debito di droga che la vittima avrebbe maturato.

I fatti risalgono al 27 dicembre del 2022. Secondo la ricostruzione dell’accusa – con le indagini coordinate dalla procura erano state svolte dalla polizia – avevano rapinato un giovane sottraendogli un telefonino.

La sentenza

Pochi giorni fa è arrivata la sentenza di primo grado. Il tribunale collegiale di Ragusa ha condannato due dei tre imputati ed ha pressoché dimezzato le richieste dell’accusa.

Condannato per rapina e tentata estorsione Maurizio Faraci a 6 anni e 6 mesi anche per cessione di sostanze stupefacenti e ad un ammendo per il porto ingiustificato di uno sfollagente ed Elvis Maloku a 6 anni e 4 mesi anche per lesioni personali. Assolto il terzo imputato. Entro trenta giorni il deposito delle motivazioni, in attese del quale i legali hanno preannunciato di valutare il ricorso in appello

Le richieste dell’accusa

La pubblica accusa aveva chiesto la condanna di 11 anni e 3 mesi per il 32 Maurizio Faraci e 10 anni, 11 mesi e 10 giorni per il 26enne Elvis Maloku e l’associazione per il terzo imputato. Le arringhe dei difensori di Faraci, l’avvocato Alessandro Agnello, di Maloku, l’avvocato Fabrizio Cavallo, e per il terzo dell’avvocato Simona Cutrera. Tutti i difensori hanno chiesto l’assoluzione dei loro assistiti ponendo l’accento sulle contraddizioni testimoniali che a loro detta sarebbero emerse nel corso del dibattimento.

Vuole i soldi per la droga e picchia i familiari, arrestato per estorsione

Alcuni mesi addietro, gli agenti delle volanti eseguirono una misura cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Siracusa, nei confronti di un 22enne siracusano, accusato di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, minacce gravi ed estorsione in danno dei genitori e della nonna.

In realtà, nei giorni precedenti il ragazzo era stato denunciato per lo stesso motivo dalla polizia che, però, data la pericolosità ed il rischio di incolumità per la famiglia ha chiesto un provvedimento cautelare più forte.

Secondo quanto emerse nella ricostruzione delle forze dell’ordine, il ragazzo, con problemi di tossicodipendenza, avrebbe chiesto ai familiari soldi, tra i 20 e gli 80 euro per procurarsi la le dosi, utilizzando metodi estorsivi arrivando, in più episodi, a minacciare, anche di morte, i parenti e a picchiarli.

In particolare, in due episodi, il 5 e il 9 dicembre, il giovane avrebbe sferrato un pugno in faccia alla madre e colpito con un calcio il padre. In un altro episodio, il 22enne al rifiuto della nonna di fornirgli il denaro richiesto per acquistare la droga, avrebbe gettato a terra con violenza le sedie e cosparso di alcool etilico il pavimento minacciando di dar fuoco all’appartamento e costringendo così la donna a cedere alle sue richieste.

A quanto pare, i parenti del ragazzo avrebbero fatto fronte comune, negandogli i soldi, almeno quelli che avrebbe voluto usare per la droga, e la situazione in casa si sarebbe fatta sempre più problematica. Del resto, le conseguenze dell’astinenza sono ormai note a tutti  ma i parenti sarebbero riusciti a spingerlo fuori di casa e soprattutto a chiedere aiuto alle forze dell’ordine.