Si avvicina la nuova edizione del “Festival Paladino d’Oro”, ma il ricordo della tragedia che ha segnato l’edizione precedente è ancora vivo. Come riportano le cronache, Alberto Re, 78 anni, uno degli organizzatori dello Sportfimfestival al teatro Pirandello, si tolse la vita dopo essere stato bersaglio di feroci critiche online a seguito di uno spettacolo andato in scena senza pubblico.

Il dolore della famiglia e l’accusa di sciacallaggio mediatico

“L’edizione di quest’anno fa seguito a quella dell’anno scorso, che per la nostra famiglia si concluse con un drammatico lutto,” dichiara un familiare di Alberto Re. “Mio padre, Alberto, perse la vita, schiacciato da uno sciacallaggio mediatico e social. Una comunicazione superficiale e pericolosa, dall’impatto devastante sulla sua dignità, lo ha reso vulnerabile.”

L’assenza di supporto e l’isolamento della famiglia

La famiglia sottolinea l’assenza di supporto da parte del Direttore Artistico del Festival, Roberto Marco Oddo, Presidente dell’Associazione Toros, detentrice del marchio “Paladino d’Oro”: “Ricordo la totale mancanza di vicinanza e solidarietà da parte del Direttore Artistico. In quei giorni devastanti, solo tra familiari abbiamo trovato conforto.”

L’unico sostegno dalle istituzioni e l’apertura dell’inchiesta

Unico sostegno, secondo la famiglia, è arrivato dal Prefetto di Agrigento, Filippo Romano, dagli agenti della Questura e dalla Procura della Repubblica, che ha aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio.

Il gelido messaggio e la prosecuzione del Festival

“La notizia del suicidio mi fu comunicata da Oddo con un gelido e inopportuno messaggio WhatsApp, la mattina del 22 novembre 2023,” rivela il familiare. “E nonostante l’accaduto, il Festival proseguì, venendo addirittura definito ‘kermesse di grande successo’. Un ossimoro stridente e doloroso.”

L’appello alla responsabilità e la dissociazione dal Festival

Un appello alla responsabilità conclude la dichiarazione: “Chi usa le parole per professione, dovrebbe farlo con maggiore sensibilità. Con l’inchiesta per istigazione al suicidio ancora aperta, diffido il Direttore Artistico dal citare il nome di mio padre. La mia famiglia e il Movimento Italiano per la Gentilezza, da me presieduto, si dissociano dal ‘Festival Paladino d’Oro’.”