Nella serata di martedì 22 luglio, un ragazzo di 15 anni, di nazionalità straniera, ha chiamato i suoi genitori con un messaggio che ha fatto scattare l’allarme: “Mi sono perso”. Il giovane, in vacanza nella regione montana della Valle d’Aosta, si trovava su un sentiero che conduce alla Becca di Viou, una cima di 2.856 metri che domina la piana di Aosta, nel territorio comunale di Saint-Christophe. Quella telefonata, carica di angoscia, è stata l’ultimo contatto con la famiglia. Dopo ore di ricerche incessanti, il tragico epilogo è arrivato all’alba di oggi, mercoledì 23 luglio, quando il corpo senza vita del giovane è stato individuato a circa 2.000 metri di quota.

L’incidente: una caduta fatale

Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo sarebbe precipitato mentre cercava di ritrovare la via lungo l’itinerario di salita. Il sentiero verso la Becca di Viou, sebbene considerato di bassa difficoltà tecnica, non è privo di insidie. Condizioni meteo imprevedibili, terreni umidi o instabili e tratti rocciosi possono trasformare anche un percorso apparentemente semplice in una sfida pericolosa, specialmente per un escursionista inesperto o solo. Le autorità ipotizzano che il giovane possa essere scivolato a causa di un errore di passo o, in alternativa, di un malore improvviso, ma le indagini, coordinate dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (Sagf) di Cervinia, sono ancora in corso per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente.

Un’operazione di ricerca imponente

L’allarme, lanciato dai genitori nella serata di martedì, ha attivato immediatamente un’imponente macchina dei soccorsi. Le operazioni, coordinate dai Vigili del Fuoco, hanno visto il coinvolgimento di diverse squadre specializzate: il Soccorso Alpino Valdostano, il Corpo Forestale della Valle d’Aosta e il Sagf della Guardia di Finanza. Durante la notte, le squadre a terra hanno perlustrato i sentieri della zona, supportate dall’uso di droni con telecamere termiche, strumenti fondamentali per coprire ampie aree in condizioni di scarsa visibilità. All’alba, un elicottero della Protezione Civile si è alzato in volo, individuando il corpo del giovane durante un sorvolo sopra la Becca di Viou, nei pressi del Mont Morion. La salma è stata recuperata dai tecnici del Soccorso Alpino Valdostano e trasferita alla camera mortuaria di Aosta, dove è in attesa del riconoscimento formale da parte della famiglia.

Il sentiero della Becca di Viou: bellezza e rischi

La Becca di Viou, con i suoi 2.856 metri, è una delle vette più suggestive della Valle d’Aosta, affacciata sulla piana di Aosta e facilmente accessibile da Saint-Christophe. Il sentiero che conduce alla cima è noto per essere alla portata di molti escursionisti, ma non per questo privo di pericoli. Come sottolineato dal Soccorso Alpino Valdostano, ogni anno decine di interventi riguardano turisti o escursionisti stranieri che, spesso impreparati, sottovalutano i rischi delle escursioni montane. Condizioni meteorologiche avverse, terreni scivolosi o una semplice distrazione possono trasformare un’escursione in una tragedia. Questo episodio, come altri, evidenzia l’importanza di una preparazione adeguata, dell’uso di strumenti di localizzazione e, quando possibile, della compagnia di guide esperte.

Le indagini in corso

Le autorità di Saint-Christophe, in collaborazione con il Sagf di Cervinia, stanno conducendo accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Al momento, non sono state rese note le generalità del giovane, descritto come uno studente straniero in vacanza nella regione. Le indagini si concentrano su eventuali fattori ambientali, come il meteo locale, e sulle condizioni fisiche del ragazzo al momento della caduta.