pippo manuli
Pensionato....opinionista per hobby, di fede repubblicana
A sei mesi dal trionfale annuncio di uscita dal dissesto, a Taormina emergono crepe profonde nel nuovo corso amministrativo. Il comizio del primo agosto si è trasformato in un flop, la Corte dei Conti ha inviato una nota pungente e i cittadini si sono visti recapitare migliaia di “solleciti” di pagamento per tasse che fanno riferimento alla gestione OSL, a cui spettava l’eventuale riscossione.
I nodi irrisolti
L’Organismo Straordinario di Liquidazione aveva dichiarato un monte crediti di circa 35 milioni di euro destinato a sanare il debito comunale.
Le tasse ante dissesto spettavano all’OSL e non al Comune, ma il Comune ha avviato direttamente le attività di recupero crediti.
Non c’è traccia di relazioni dettagliate, caso per caso, sulle somme non incassate né delle motivazioni che avrebbero dovuto accompagnare ogni mancato introito.
Restano sconosciuti importi effettivamente incassati dalla Sogert su incarico OSL e l’effettivo stato dei crediti residui.
I silenzi dell’esecutivo e le anomalie
Il Comune ha scelto di procedere in autonomia, nonostante la competenza di riscossione spettasse all’OSL e al suo gestore Sogert. Ogni richiesta di chiarimenti sul reale flusso di cassa è rimasta senza risposta, mentre l’esecutivo tace sulle operazioni svolte e sui dati ufficiali degli incassi.
Le conseguenze per i cittadini
Più che colmare buchi di bilancio, l’amministrazione sembra voler incassare a più non posso per coprire le ingenti spese derivanti dalle società partecipate e da una gestione poco accorta nel campo di affidamenti e incarichi.
Un caso emblematico è lo studio preliminare da 135.000 euro più IVA commissionato per valutare la fattibilità di una funivia, un’uscita che ha sollevato dubbi sull’effettiva priorità di spesa rispetto alle esigenze quotidiane dei residenti.
Appello per la trasparenza
Per restituire credibilità all’ente, è necessario un audit pubblico che:
Accerti l’ammontare reale dei crediti incassati da OSL e Sogert.
Elenchi con precisione le posizioni non riscosse e le motivazioni giuridiche di ogni mancato introito.
Rimetta ordine tra le somme già esatte, quelle prescritte e quelle davvero esigibili, evitando duplicazioni e abusi.
Verso una nuova stagione
Taormina merita una dirigenza che non si limiti a scaricare sui cittadini gli sbagli del passato. Solo un rendiconto chiaro potrà sanare le ferite aperte, salvaguardare i diritti di chi vive e investe in città e ristabilire la liceità dei solleciti attraverso trasparenza e responsabilità.
Luogo: Convento dei frati minori, Piazza IX aprile , S. N., TAORMINA, MESSINA, SICILIA
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