Domani, venerdì 3 ottobre, l’Italia vivrà una giornata di sciopero generale indetto da Cgil, Usb e Cobas per solidarietà alla popolazione palestinese e in difesa della missione Global Sumud Flotilla.
La mobilitazione per Gaza
Dalla scuola agli ospedali, fino ai trasporti e alla pubblica amministrazione: domani sarà una giornata di sciopero generale nazionale. A proclamarlo sono stati Cgil, Usb e Cobas, che hanno chiamato i lavoratori di tutti i settori, pubblici e privati, a fermarsi in solidarietà con la popolazione palestinese e a sostegno della Global Sumud Flotilla, la missione umanitaria intercettata dalla marina israeliana.
I sindacati spiegano che la protesta nasce come atto di denuncia contro l’azione militare subita dalla flottiglia e come gesto di vicinanza al popolo di Gaza.
Settori coinvolti
Lo sciopero sarà a carattere nazionale e di 24 ore, con il rispetto delle prestazioni indispensabili e delle fasce di garanzia previste per legge.
Trasporti
Il personale ferroviario si fermerà a partire dalle 21 di oggi, con diverse modalità a seconda delle sigle sindacali: i lavoratori Cobas aderiranno dalle 00.00 alle 20.59 di domani. Lo sciopero interesserà Gruppo Fs, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord, con possibili cancellazioni e modifiche ai servizi. Saranno garantiti i treni nelle fasce orarie 6-9 e 18-21. Anche trasporto aereo e marittimo subiranno interruzioni per tutta la giornata, mentre per metro e autobus le modalità varieranno in base alle città, con fasce di garanzia. Anche i taxi si fermeranno per 24 ore.
Autostrade
Il personale autostradale incrocerà le braccia dalle 22 di questa sera.
Sanità
Medici e infermieri parteciperanno allo sciopero dall’inizio del primo turno fino alla conclusione dell’ultimo turno della giornata. Saranno comunque garantiti i servizi urgenti.
Vigili del fuoco
Sciopereranno per 4 ore, dalle 9 alle 13, mentre il personale amministrativo e giornaliero sarà fermo per l’intera giornata.
Scuola e uffici pubblici
Anche il settore scolastico parteciperà alla mobilitazione. I dirigenti potranno adottare misure organizzative per garantire i servizi minimi, ma in caso di adesione massiccia le scuole potrebbero restare chiuse.
Le posizioni del governo
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha annunciato che seguirà da vicino l’andamento della protesta e ha ventilato la possibilità di una precettazione.
“Se la Commissione di garanzia stabilirà che lo sciopero è legittimo, ne prenderemo atto. Ma se verrà dichiarato illegittimo – ha dichiarato – chi bloccherà strade, ferrovie e trasporti ne risponderà penalmente”, ha affermato il vicepremier.
Salvini questa mattina ha effettuato un sopralluogo nella sala operativa di Rfi, per monitorare in tempo reale il traffico ferroviario e le possibili ripercussioni della protesta.






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