“La situazione all’Azienda Ospedaliera Papardo è a nostro giudizio ormai vicina al punto di non ritorno. Persistono gravissime criticità, nodi irrisolti e un quadro di confusione organizzativa che rischia di compromettere sia le condizioni di lavoro del personale, sia la qualità delle cure per i cittadini.” Parte da qui la denuncia del segretario generale della Cisl Fp Messina Giovanna Bicchieri. 

“Il personale OSS – prosegue – è impiegato non solo nei compiti di assistenza, ma anche nel trasbordo di pazienti non autosufficienti fuori dalla propria unità di degenza, nello spostamento interno ed esterno dei rifiuti ospedalieri, mentre contemporaneamente si ricorre alle ditte interinali sulle quali gravano i costi sostenuti dai contribuenti. 


Bisogna rivedere il capitolato d’appalto in maniera più funzionale all’azienda, diversamente i carichi di lavoro rimangono insostenibili per tutti i lavoratori coinvolti nell’ambito dell’azienda Papardo e della struttura interinale. Nei servizi di anestesia e rianimazione e nel pronto soccorso operano contemporaneamente due coordinatori entrambi con turno antimeridiano, rendendo più complessa la gestione delle urgenze e maggiori le risorse economiche sottratte dai fondi dei lavoratori, che in tal modo si vedono ridurre la crescita salariale attraverso le progressioni economiche. Si registra – continua il segretario generale – una gravissima ed allarmante carenza di tecnici perfusionisti: una figura, che da tempo presta servizio presso il centro trasfusionale per presunte problematiche di salute, non è né ricollocata con un profilo modificato, né sostituita. I dirigenti delle professioni sanitarie dell’area infermieristica e tecnica, pur avendo maturato anni di esperienza, non vengono confermati nei loro incarichi: l’Azienda decide di puntare sempre su altre figure della dirigenza amministrativa e medica, mentre sul campo mancano sanitari, socio-sanitari e dirigenti delle professioni sanitarie. 


A ciò si aggiunge lo stop improvviso alla procedura per l’attribuzione della UOC Risorse Umane, inspiegabilmente cestinata. La situazione attuale ricorda i momenti peggiori dell’ASP di Messina durante la pandemia, quando interi reparti rischiavano la chiusura definitiva. Oggi, al Papardo, in diversi reparti il numero dei posti letto dichiarato viene raddoppiato di fatto, ma con lo stesso numero di professionisti OSS, ausiliari e infermieri previsto da una dotazione organica ferma al 2019, del tutto inadeguata rispetto alle richieste di assistenza. In vista della ridefinizione della rete ospedaliera e delle dotazioni organiche aziendali da parte dell’Assessorato Regionale alla Salute, la CISL FP chiede che si mantenga alta l’attenzione e si accendano i riflettori sulla gestione dell’AO Papardo, una struttura sanitaria strategica per la città di Messina che, se proseguirà su questa linea, rischia il baratro. 

Le procedure amministrative si trascinano per mesi, rallentate da ingerenze esterne e dall’uso distorto del soccorso istruttorio, finalizzato ad agevolare una platea ristretta di beneficiari legati a dinamiche che nulla hanno a che vedere con il corretto funzionamento della Pubblica Amministrazione. La CISL FP Messina – conclude Bicchieri – chiede un intervento urgente della Regione Siciliana e della Commissione Sanità per verificare quanto segnalato, perché simili condizioni stanno generando un grave malessere lavorativo, con rischi concreti per la salute dei cittadini che necessitano di cure.”

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