La comunità palermitana dei ricercatori liberi e dei liberi pensatori si prepara a tributare l’ultimo saluto ad Antonio Milazzo morto ieri a Palermo. Ad annunciarne la scomparsa, con profondo dolore, proprio la sua comunità umana insieme alla famiglia. Anima fervida e instancabile ricercatore, Antonio era, come amava definirsi, “uomo consapevole di voler essere consapevole e libero”. Si dicevo “uomo nato nella metà del XX secolo” e in questo c’era già parte della sua essenza.
Chi era Antonio
Ex redattore di Dedalus e per decenni ricercatore freelance, Antonio ha dedicato la sua vita a indagini a 360° sulla realtà storica e di esopolitica, mosso dall’esigenza di “smuovere le menti” e trovare la verità. I suoi “fedeli amici, libri e film” erano gli strumenti essenziali per alimentare il suo pensiero critico.
La famiglia al centro di tutto
Al centro del suo mondo, il conforto e la forza derivavano dall’amore per la sua famiglia e per l’amatissima moglie, Maria.
La sua profonda necessità di “trasferire agli altri come un atto d’amore” i suoi pensieri lo ha portato a diventare scrittore. Dopo dieci anni di lavoro, ha dato alle stampe la sua opera magna, “Verità Nascoste”, un testamento alla sua filosofia: cercare, indagare e condividere la luce della consapevolezza.
Una vita nelle idee e le sue idee per continuare a vivere
Antonio Milazzo vive attraverso le sue idee. La sua eredità è un invito costante alla libertà di pensiero e alla ricerca della verità.
I funerali si terranno lunedì 10 novembre alle ore 9:30 nella Chiesa dei Cappuccini di Palermo. Già da ora la moglie Maria e la famiglia ringraziano quanti vorranno unirsi nel ricordo del suo spirito libero e illuminato. E intorno a lui ci saranno certamente ancora una volta le persone di sempre, quella comunità umana che non si lascia condizionare ma tiene in vita lo spirito critico e la ricerca della verità in ogni sua forma e quale che essa sia, frutto comunque della capacità di porsi domande






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