Un’ambulanza con i lampeggianti accesi, una persona da soccorrere e un gesto incomprensibile: così si è consumato un atto vandalico che ha colpito uno dei simboli del soccorso pubblico. A Milano, nella notte tra sabato 8 e domenica 9 novembre, quattro giovani sono stati denunciati per aver danneggiato un mezzo del 118 durante un’emergenza medica in corso.

La scena si è svolta intorno alle tre del mattino, in viale Monte Nero, all’angolo con via Lattuada. L’ambulanza era parcheggiata con le luci di emergenza accese mentre il personale sanitario era impegnato al primo piano di un’abitazione per prestare assistenza. A pochi metri da lì, però, un gruppetto di ragazzi ha iniziato a colpire il mezzo, divellendo un tergicristallo e provocando diversi danni alla carrozzeria.

L’intervento dei Carabinieri

A notare l’episodio è stato un passante, che ha segnalato quanto stava accadendo alle forze dell’ordine. Pochi minuti dopo è intervenuta una pattuglia del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri, che ha rintracciato i quattro responsabili mentre si stavano allontanando a piedi dalla scena. Si tratta di quattro ragazzi italiani, tra i 19 e i 25 anni, bloccati nelle vicinanze del luogo dell’accaduto.

Le accuse nei loro confronti sono pesanti: danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio. In particolare, quest’ultima imputazione si riferisce al rallentamento delle operazioni di soccorso, un aspetto che rende il gesto ancora più grave.

Il mezzo danneggiato e le conseguenze operative

L’ambulanza colpita fa parte di una delle tante associazioni di pronto intervento attive nel capoluogo lombardo. Dopo le verifiche tecniche di rito, il mezzo è tornato operativo, ma l’episodio ha inevitabilmente causato un ritardo nelle attività di assistenza sanitaria, pur senza provocare feriti tra gli operatori.

I Carabinieri hanno avviato le indagini per comprendere le motivazioni dietro il gesto. Al momento non si esclude alcuna ipotesi: potrebbe trattarsi di un atto di vandalismo fine a sé stesso o del risultato di uno stato alterato, ma non sono emersi ancora elementi certi. Quel che è sicuro è che l’episodio ha destato sconcerto e indignazione, sia tra gli operatori del 118 che tra i cittadini.

Una vicenda che allarma: a rischio il servizio pubblico

Il fatto accaduto in viale Monte Nero non è solo una bravata. Secondo quanto riferito dai militari, il gesto rappresenta una minaccia concreta alla sicurezza pubblica, poiché interferisce con un servizio essenziale: il pronto soccorso. Anche se l’intervento sanitario non è stato interrotto del tutto, il danno materiale e il ritardo provocato hanno potuto mettere a rischio la vita del paziente all’interno dell’abitazione.

Nel contesto urbano di una metropoli come Milano, dove le chiamate d’emergenza sono quotidiane e numerose, la piena efficienza di ogni ambulanza è fondamentale. Un mezzo fermo anche solo per un guasto superficiale può significare minuti preziosi persi, e nei casi più gravi, una differenza tra la vita e la morte.

Le indagini e le possibili conseguenze legali

I quattro ragazzi denunciati dovranno ora affrontare un procedimento penale. Danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio sono reati che, in caso di condanna, possono comportare sanzioni anche pesanti: oltre alle multe, è possibile che venga comminata una pena detentiva, anche se eventualmente sospesa.

Le indagini continuano per chiarire ogni aspetto della vicenda. Gli inquirenti cercheranno di capire se i giovani erano sotto l’effetto di alcol o sostanze, se si è trattato di un gesto impulsivo o di una vera e propria azione premeditata. Intanto, resta alta l’attenzione sulla necessità di proteggere chi lavora in prima linea nel soccorso ai cittadini.

Lo sapevi che…?

  • In Italia, nel 2024, sono stati oltre 3.500 gli episodi di aggressione o vandalismo ai danni del personale sanitario o dei mezzi di soccorso (fonte: FNOMCeO).
  • Secondo una rilevazione della Croce Rossa Italiana, 1 ambulanza su 4 in servizio a Milano effettua interventi in condizioni di rischio per il personale.
  • Il danneggiamento di mezzi di emergenza è considerato un reato grave perché ostacola un servizio destinato alla salvaguardia della vita umana.
  • Dal 2023 in alcune città italiane è stato introdotto il riconoscimento facciale nelle zone critiche per prevenire atti vandalici contro ambulanze e pattuglie.

FAQ – Domande frequenti

Cosa rischiano legalmente i ragazzi denunciati?
Sono accusati di danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio. In caso di condanna, rischiano una pena detentiva fino a 2 anni o una multa, anche se dipende dalle circostanze specifiche.

L’ambulanza è tornata subito operativa?
Sì, dopo le verifiche tecniche necessarie il mezzo ha potuto riprendere il servizio.

Il paziente soccorso ha subito conseguenze?
Non sono stati riportati danni diretti al paziente, ma le operazioni di assistenza hanno subito un momentaneo rallentamento.

È un caso isolato?
No, purtroppo episodi simili sono già accaduti in diverse città italiane, soprattutto nelle ore notturne e nei fine settimana.

Come si può prevenire il vandalismo sui mezzi di soccorso?
Attraverso videosorveglianza, educazione civica nelle scuole e maggiore presenza delle forze dell’ordine nei punti critici.