Può una relazione apparentemente lussuosa trasformarsi in un incubo mortale nel giro di pochi mesi?
Secondo quanto emerge dalle indagini in corso a Mosca, la risposta è sì.

La vicenda che vede coinvolti un noto imprenditore dell’edilizia e una modella e attrice ha scosso l’opinione pubblica russa per la brutalità dei fatti e per i dettagli emersi solo dopo il ritrovamento della donna in fin di vita.
Al centro della storia c’è Dmitry Kuzmin, 42 anni, descritto come un costruttore facoltoso e influente.
L’uomo è stato arrestato con l’accusa di aver causato gravi lesioni personali alla compagna dopo che lei aveva deciso di porre fine alla loro relazione durata sei mesi.

La vittima è Anzhelika Tartanova, 33 anni, modella, attrice ed ex proprietaria di un centro abbronzatura.
La donna lotta ancora tra la vita e la morte all’ospedale Pirogov di Mosca dopo un delicato intervento chirurgico al cervello.
Le sue condizioni restano critiche.

Una relazione segnata da controllo e gelosia

Secondo il racconto di amici e parenti, la relazione tra Kuzmin e Tartanova sarebbe stata caratterizzata fin dall’inizio da un forte controllo e da episodi di gelosia ossessiva.
Chi conosceva la coppia parla di un uomo possessivo che avrebbe progressivamente isolato la donna dalle persone a lei più care.
Tartanova avrebbe confidato ai familiari che il compagno le aveva proibito di vedere il figlio sedicenne e la sorella.

Un isolamento che, sempre secondo i racconti raccolti dagli investigatori, si sarebbe accompagnato a un’apparente vita di lusso.
Kuzmin avrebbe riempito la compagna di regali costosi trattandola “come una bambola”, mentre allo stesso tempo le impediva di mantenere contatti regolari con la famiglia.
Un equilibrio fragile che si sarebbe spezzato quando la donna ha comunicato la decisione di lasciare l’imprenditore. È a quel punto che, stando alle accuse, la situazione sarebbe degenerata in violenza fisica.

Anzhelika Tartanova

Anzhelika Tartanova

Il pestaggio e l’abbandono in strada

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Anzhelika Tartanova sarebbe stata picchiata brutalmente dopo aver detto a Kuzmin di voler interrompere la relazione.
L’aggressione le avrebbe causato gravissime ferite alla testa.
Dopo il pestaggio, la donna sarebbe stata trascinata fuori e abbandonata in strada in condizioni disperate.

La sua sopravvivenza è stata possibile solo grazie all’intervento di un passante che ha notato il corpo ferito e ha immediatamente chiamato un’ambulanza.
I soccorritori l’hanno trasportata d’urgenza in ospedale, dove è stata sottoposta a un intervento neurochirurgico salvavita. I medici riferiscono che Tartanova è rimasta ricoverata per giorni in condizioni gravissime, gonfia per le percosse e con frequenti perdite di coscienza.
Solo dopo diverso tempo è riuscita a sussurrare il proprio nome e cognome, un dettaglio che ha permesso di identificarla ufficialmente.

Una settimana di silenzio e messaggi ingannevoli

Uno degli aspetti più inquietanti dell’intera vicenda riguarda ciò che sarebbe accaduto dopo l’aggressione.
Secondo quanto riportato dagli investigatori, Kuzmin avrebbe utilizzato il telefono della donna per circa una settimana, fingendosi lei.
Attraverso messaggi inviati ad amici e conoscenti, avrebbe rassicurato tutti dicendo che stava bene e che non c’era motivo di preoccuparsi.

comportamento che, secondo gli inquirenti, avrebbe ritardato le ricerche e aumentato il rischio per la sopravvivenza della vittima.
Solo quando la donna è stata rintracciata in ospedale è emersa la reale gravità della situazione. Nel frattempo, durante le ricerche, la polizia ha trovato il diario personale di Tartanova.
In quelle pagine, la donna descriveva una relazione turbolenta con il fidanzato.
In un passaggio si definiva “la ragazza più bella e sexy del pianeta Terra”.
In un altro scriveva che il suo amante “non può mangiare, dormire o respirare” senza di lei.

Anzhelika Tartanova

Anzhelika Tartanova

Le indagini e il racconto della vittima

Secondo quanto riferito dall’emittente russa REN TV, la modella avrebbe raccontato ai medici di essere stata aggredita il 23 novembre da un uomo che conosceva.
L’attacco sarebbe avvenuto in un appartamento situato su Universitetsky Prospekt, una zona residenziale di Mosca. Tartanova si era trasferita da poco nella capitale dopo un divorzio.
Il figlio adolescente vive attualmente con alcuni parenti nella regione di Krasnodar.

Nel suo appartamento, i familiari hanno trovato il telefono, il passaporto, il diario, vari documenti personali, valigie preparate a metà e le chiavi lasciate nella cassetta della posta.
Un dettaglio che suggerisce una partenza improvvisa o interrotta bruscamente. I vicini hanno riferito che non c’erano segni evidenti di colluttazione nell’appartamento.
Alcuni hanno raccontato di aver visto la donna uscire con un uomo più anziano, ritenuto Kuzmin, poco prima della sua scomparsa.

Lo sapevi che…

  • L’ospedale Pirogov di Mosca è uno dei principali centri russi per la neurochirurgia d’emergenza.
  • In Russia, i casi di violenza domestica sono spesso denunciati con grande ritardo per paura o isolamento sociale.

FAQ – Domande frequenti

  • Chi è Dmitry Kuzmin?
È un imprenditore russo del settore edilizio, descritto come molto facoltoso e influente.
  • Quali sono le condizioni di Anzhelika Tartanova?
È ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Pirogov di Mosca dopo un intervento al cervello. È cosciente ma parla con difficoltà.
  • Quando sarebbe avvenuta l’aggressione? Secondo le prime ricostruzioni, il 23 novembre in un appartamento di Mosca.
  • Perché il caso ha suscitato tanto clamore? Per la brutalità dell’aggressione, il presunto isolamento della vittima e il tentativo di mascherare la sua scomparsa.
  • Le indagini sono concluse? No. La polizia sta ancora analizzando prove e testimonianze.