Il comitato paritetico Giustizia – ministero delle Infrastrutture ha approvato la realizzazione di nuovi interventi in materia di edilizia penitenziaria per un valore complessivo di oltre 36 milioni di euro.

In particolare, sono stati approvati lavori per 2.300.000 euro per l’efficientamento energetico della Casa Circondariale di Agrigento e 1.900.000 euro per l’adeguamento strutturale della Casa Circondariale di Sciacca, con la creazione di 20 nuovi posti detentivi.

“Sono orgoglioso del poderoso intervento del Governo Meloni sull’edilizia penitenziaria. Abbiamo ereditato una situazione disastrosa, con istituti fatiscenti ed un Corpo di Polizia ridotto allo stremo perché flagellato da turni massacranti e mancanza di dotazioni e risorse. Ogni giorno compiamo un piccolo passo nell’invertire la rotta per recuperare posti detentivi, garantire caserme dignitose ai nostri agenti di Polizia Penitenziaria, efficientare i nostri istituti e soprattutto metterli in sicurezza” dichiara Andrea Delmastro delle Vedove, sottosegretario di Stato alla Giustizia.

“Mentre la sinistra promuove provvedimenti svuotacarceri per far fronte al sovraffollamento carcerario, noi rispondiamo con la creazione di nuovi posti detentivi. Gli interventi adottati oggi dimostrano tutta l’attenzione del Governo Meloni alle esigenze di sicurezza degli italiani e ai bisogni strutturali della nostra città”, dichiara Raoul Russo, senatore di Fratelli d’Italia.

“Gli interventi adottati oggi dimostrano tutta l’attenzione del Governo Meloni alle esigenze di sicurezza degli italiani e ai bisogni strutturali della nostra città. Continueremo a lavorare, fianco a fianco, per dare ai nostri territori le risposte che meritano” aggiunge Carolina Varchi, Deputato di Fratelli d’Italia.

Carceri, sindacati “basta continue punizioni ad agenti penitenziari”

“E’ semplicemente vergognoso che a fronte all’aumento della popolazione detenuta, con contestuale crescita dei carichi di lavoro ormai divenuti insostenibili, aggressioni, sommosse e rivolte, le direzioni non si pongono scrupoli ad inoltrare procedimenti disciplinari, condannando sempre i Poliziotti senza garantire il diritto di difesa”. E’ quanto hanno dichiarato i segretari generali dei sindacati di polizia penitenziaria in Sicilia Calogero Navarra Sappe, Dario Quattrocchi Osapp, Gioacchino Veneziano Uilpa Pp, Francesco D’Antoni Uspp, Domenico Ballotta Fns Cisl, Alfio Giurato Fp Cgil.

“L’ufficio del personale prima, seguito dal consiglio regionale di disciplina sembra essere più il tribunale di Norimberga, vista la sicura proposta di condanna che ogni procedimento trattato determina, col successivo decreto del provveditore regionale conferma l’inclinazione a punire senza pietà per fatti e cause non imputabili totalmente al volere dei lavoratori. Lo sanno anche le pietre che in Sicilia – hanno continuato i sindacalisti – che le strutture sono decadenti, che aggressioni, sommosse e rivolte sono possibili grazie alla carenza di organico e i poliziotti penitenziari vengono ingiustamente puniti, senza nemmeno un equilibrato diritto di difesa. Non siamo più disponibili a vedere colleghi puniti per fatti e circostanze costruite ad hoc per scaricare responsabilità gestionali non imputabili alla loro volontà, addirittura tramite controllo con telecamere, attività assolutamente vietata dal recente accordo nazionale quadro, e con procedure amministrative completamente disallineate che regolamenta l’esercizio del potere disciplinare. Per questo chiederemo una commissione d’inchiesta al ministro della Giustizia Nordio, al sottosegretario Delmastro, al Capo del Dap Russo e al garante per la protezione dei dati personali, affinché questi abusi nei confronti della Polizia Penitenziaria cessino immediatamente”.

 

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