“Per migliaia di braccianti siciliani chiediamo giustizia, essendo oggi penalizzati da una legge iniqua che in caso di calamità climatiche nega ogni tutela previdenziale ai lavoratori delle aziende non coperte da assicurazione. Per migliaia di forestali rivendichiamo, invece, una riforma regionale che ne valorizzi esperienza e professionalità ponendoli al centro di un progetto finalmente concreto di lotta al dissesto idrogeologico del nostro territorio”.

Lo ha dichiarato Nino Marino, segretario generale della Uila Sicilia, intervenendo ieri sera nella sala del Consiglio comunale a Castel di Lucio nel corso del convegno su “Il ruolo dei lavoratori forestali, dei braccianti e delle aziende agricole come strumento di sviluppo economico e tutela dei territori montani”.

L’incontro, organizzato da Comune e Uila, è stato aperto dai saluti del sindaco Giuseppe Nobile, dell’assessore all’Agricoltura Maria Iudicello e del presidente del Consiglio comunale, Soccorso Stimolo. Sono intervenuti, tra gli altri, gli amministratori dei Comuni di Pettineo, Motta d’ Affermo, Tusa e Santo Stefano di Camastra, oltre al responsabile locale Uila Liborio Patti insieme con decine di lavoratori forestali e titolari di imprese agricole e zootecniche della zona.

Parlando nell’aula consiliare, Marino ha sottolineato l’importanza della sinergia fra enti locali, parti sociali e aziende “per creare un circolo virtuoso di programmazione e sviluppo che sia davvero utile al rilancio delle produzioni locali e del patrimonio socioculturale, strumento essenziale per fermare lo spopolamento delle aree montane”.

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