Dopo una seduta ‘fiume’, con tanto di ostruzionismo e proteste da parte dell’opposizione, l’aula della Camera ha dato il via libera al Decreto Scuola con 245 sì e 122 contrari. Non c’è stato nessun astenuto.

COSA PREVEDE IL DL SCUOLA

Esami di stato e valutazione finale degli alunni: il decreto, diventato quindi legge, contiene le norme per lo svolgimento degli Esami di Stato conclusivi del I e II ciclo e per la valutazione finale delle studentesse e degli studenti.

A seguito dell’emergenza coronavirus sono state previste misure specifiche e semplificate per questo anno scolastico. In particolare, l’Esame di Stato del I ciclo coincide con la valutazione finale da parte del Consiglio di classe, che terrà conto anche di un elaborato consegnato e discusso online dagli studenti. Mentre per il II ciclo è prevista la sola prova orale in presenza. Le scuole stanno già operando sulla base delle Ordinanze emanate dal Ministero.

Voti alla scuola primaria: tornano i giudizi descrittivi, alla scuola primaria, al posto dei voti in decimi. La novità sarà reintrodotta dal prossimo anno scolastico.

Alunni con disabilità: i dirigenti scolastici, sulla «base di specifiche e motivate richieste da parte delle famiglie degli alunni con disabilità», tenuto conto della particolarità di questo anno scolastico, dopo aver sentito i Consigli di classe e acquisito il parere del Gruppo di lavoro per l’inclusione della loro scuola, potranno consentire «la reiscrizione dell’alunno al medesimo anno di corso frequentato nell’anno scolastico 2019/2020». Ciò permetterà di recuperare il mancato conseguimento degli obiettivi didattici e inclusivi per l’autonomia, stabiliti nel Piano educativo individualizzato. Una misura a favore degli studenti con disabilità e della loro reale inclusione.

Privatisti: inserite in Senato le misure per i candidati privatisti che dovranno sostenere l’Esame del II ciclo nella sessione suppletiva di settembre: in attesa di conseguire il diploma, potranno partecipare con riserva alle prove di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato e ad altre prove previste dalle Università, istituzioni dell’Alta formazione artistica musicale e coreutica e altre istituzioni di formazione superiore post diploma. Potranno partecipare con riserva anche a procedure concorsuali pubbliche, selezioni e procedure di abilitazione per le quali sia richiesto il diploma di II grado.

Edilizia scostica, poteri speciali ai sindaci: velocizzata l’esecuzione degli interventi di edilizia scolastica. Fino al 31 dicembre 2020 i sindaci e i presidenti delle Province e delle Città metropolitane potranno operare con poteri commissariali. Gli Enti locali avranno, pertanto, uno strumento in più per agire e garantire che gli interventi possano svolgersi rapidamente e in tempi utili per l’avvio del prossimo anno scolastico.

Concorso straordinario: I docenti che hanno i requisiti per partecipare al concorso straordinario non sosterranno più una prova a crocette, ma una prova con quesiti a risposta aperta, sempre al computer. La prova sarà diversa per ciascuna classe di concorso. Il bando di concorso, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine aprile, sarà modificato tenendo conto delle novità introdotte in Senato. Le prove si svolgeranno appena le condizioni epidemiologiche lo consentiranno. Ai vincitori di concorso immessi in ruolo nel 2021/2022 che rientrano nella quota di posti destinati all’anno scolastico 2020/2021 sarà riconosciuta la decorrenza giuridica del contratto, anche ai fini dell’anzianità, dal 1° settembre 2020.

Supplenze: Le graduatorie dei supplenti saranno aggiornate, ma anche provincializzate e digitalizzate. Si attuerà, percià, quanto previsto dal decreto scuola di dicembre, ma con un’importante semplificazione per garantire l’attuazione delle nuove regole in tempo per il nuovo anno scolastico: il Ministero potrà emanare un’apposita ordinanza, anziché muoversi per via regolamentare. La provincializzazione consentià di sgravare le segreterie delle istituzioni scolastiche: saranno gli Uffici territoriali del Ministero a seguire il processo e assegnare le supplenze. La presentazione delle domande sarà, poi, informatizzata per tagliare i tempi e rendere il processo più efficiente anche a vantaggio degli insegnanti e degli studenti. Con il nuovo modello le supplenze saranno assegnate più rapidamente.

Percorsi abilitanti: È prevista l’istituzione di un apposito Tavolo di confronto per avviare «con periodicità percorsi abilitanti» e fare chiarezza sul percorso per diventare insegnanti, consentendo così anche ai giovani neo-laureati un percorso di accesso all’insegnamento «caratterizzato da una formazione adeguata». Il Tavolo sarà presieduto dal Ministro. Fonte: Italpress.

 

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