L’aumento nel Siracusano della curva del contagio da Covid19 preoccupa, e non poco. La stretta imposta dalla Prefettura, che ha disposto maggiori controlli nei locali della movida per evitare gli assembramenti, tra le cause principali della diffusione del virus, ha dato dei risultati. “Sono state contestate infrazioni – spiega il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto – nei confronti di 16 bar, ristoranti e pub: 8 di questi (3 nel capoluogo e 5 a Marzamemi) sono stati sanzionati per inosservanza del prescritto distanziamento sociale e per il non corretto utilizzo corretto dei dispositivi di protezione individuale da parte del personale ivi impiegato; per i restanti 8 locali, nel centro storico di Ortigia, sono state elevate sanzioni amministrative di varia natura”.

Frattanto, l’Asp ha istituito i “vecchi” protocolli, quelli che erano in vigore in occasione del lockdown, dopo l’aumento dei contagi. “L’Asp di Siracusa ha diramato – spiega il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto –  una nota per informare di avere potenziato il call center per fare fronte alle aumentate richieste dei cittadini. . Il numero verde 0931-484980 sarà attivo dalle ore 8,00 alle ore 20,00 di domani 14 agosto sino al 31 agosto esclusivamente per informazioni di competenza del Dpm (Dipartimento di prevenzione medico) inerenti gli isolamenti, le quarantene, l’esecuzione dei tamponi e dei test e quant’altro. Invece, – continua il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto – secondo le procedure sanitarie vigenti, nel caso in cui si avvertissero i primi sintomi – ha precisato l’Asp- il cittadino residente dovrà rivolgersi al proprio medico curante, che a sua volta interesserà il Dpm le Usca; il cittadino non residente dovrà rivolgersi alla Uscat , ovvero  l’Unità Speciale di Continuità Assistenziale Turistica, che ha sede a Siracusa, al numero 0931-484904. Qualora – conclude  il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto – la sintomatologia dovesse richiedere il ricorso alle cure ospedaliere, l’accesso dovrà avvenire per il tramite dell’apposita tenda allocata nei pressi degli ospedali, ove effettuare il pretriage”