Sono state le telecamere di sicurezza a filmare lo smaltimento abusivo dei rifiuti nelle zone di periferie di Siracusa, trasformate in discariche a cielo aperto. Gli agenti della Polizia municipale del Comune hanno identificato 35 trasgressori, che sono stati già multati ma nelle prossime ore potrebbero saltare fuori nuove sanzioni per altri sporcaccioni.

“Gli scatti  testimoniano un lavoro egregio e incessante da parte del nucleo ambiente della Polizia municipale di Siracusa. In sole 24 ore, sono stati beccati ben 35 trasgressori mentre abbandonavano rifiuti lungo le carreggiate stradali, deturpando e inquinando il territorio della nostra città” spiega il sindaco Francesco Italia.

Ma a Siracusa, il problema del conferimento dei rifiuti è piuttosto importante, soprattutto dopo la chiusura di tre piattaforme, ormai sature, impossibilitate ad accogliere l’organico della città. Una situazione che ha costretto l’amministrazione comunale a ridurre i giorni della raccolta e sono in corso le verifiche da parte della giunta del sindaco nel reperire altre strutture.

“L’amministrazione comunale deve trovare, di concerto con il Dipartimento rifiuti della Regione, altre soluzioni per non vanificare l’impegno che i cittadini hanno mostrato in questi mesi nel fare diligentemente la raccolta differenziata (che ad oggi si attesta intorno al 30%), consentendo al Comune di incrementare la percentuale di RD del Comune di Siracusa” ha detto nei giorni scorsi Paolo Tuttoilmondo del Circolo Legambiente Siracusa.

“Sappiamo molto bene che la riduzione da tre a due giorni dei turni di ritiro della frazione organica è un disagio per le famiglie, con le quali ci scusiamo, e rischia di rallentare i progressi che stiamo facendo nella raccolta differenziata, ma è l’unica soluzione possibile nell’immediato per risolvere un problema creato dalla Regione e per il quale non offre soluzioni”. Ha replicato così  l’assessore all’Igiene urbana, Andrea Buccheri, che prosegue: “L’idea di eliminare un turno a settimana ci consente, comunque, di gestire la situazione e di evitare l’insorgere di una vera e propria emergenza”.