Le telecamere di sorveglianza di Floridia, nel Siracusano, hanno sorpreso diversi “sporcaccioni” conferire abusivamente i rifiuti sulla strada. Si sono, infatti, formate della mini discariche ma non potevano sapere di essere filmati ed ora quelle immagini sono nelle mani della Polizia municipale di Floridia. Lo stesso sindaco della città, Marco Carianni, ha annunciato sanzioni per i trasgressori.

“Ecco gli incivili che abbandonano i rifiuti lungo le strade della città, favorendo la nascita di discariche a cielo aperto.  Tanti, come questi, sono stati ripresi e saranno immediatamente sanzionati.  Ci tengo a ribadirlo, se necessario: contro chi inquina la città e si fa beffe della legge, non arretreremo di un metro” dice il sindaco di Floridia Marco Carianni. Nelle prossime ore, saranno emesse le sanzioni che potrebbero servire da monito.

Nelle scorse ore, invece, la Polizia provinciale, in prossimità dello svincolo di Canicattini della Siracusa-Gela, hanno sequestrato un’area di 4000 mq adibita a discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.

All’interno dell’area, il cui ingresso era precluso da un cancello in ferro, ripetutamente sono stati smaltiti ingenti cumuli di rifiuti speciali pericolosi di diversa tipologia come: lastre di onduline in amianto, resi friabili dall’usura del tempo o frantumati, (pertanto ancora più pericolosi per il rilascio in atmosfera di particelle di amianto, sostanza oramai conclamata come fonte di malattia cancerogena che per inalazione causa “l’asbestosi” grave malattia del sistema respiratorio con complicazioni cardiocircolatorie), diversi fusti metallici da 200 litri e cisterne industriali con gabbia in metallo da 1000 litri, contenenti oli esausti, parti di ricambi di officina meccanica e prodotti chimici utilizzati per l’agricoltura.

L’indagine della Polizia Provinciale ha consentito di risalire ad alcuni autori degli abbandoni dei rifiuti, sia come privati cittadini a cui sono state comminate le sanzioni pecuniarie previste dalla normativa vigente, sia a titolari d’impresa la cui posizione è tutt’ora al vaglio dell’autorità giudiziaria.