Nell'interrogatorio reso ai pm di Palermo dopo l'arresto, Matteo Messina Denaro spiega come era in grado, da latitante, di individuare le videocamere piazzate nel trapanese dagli investigatori che gli davano la caccia
Nell'interrogatorio reso ai pm di Palermo dopo l'arresto, Matteo Messina Denaro spiega come era in grado, da latitante, di individuare le videocamere piazzate nel trapanese dagli investigatori che gli davano la caccia
di
Redazione
C’era anche una porta blindata che non permetteva agevoli accessi
Più controlli, telecamere dotate di intelligenza artificiale con riconoscimento facciale, un piano di riorganizzazione degli accessi e punti informativi per i cittadini.