• Il progetto per la messa in sicurezza del torrente Larderia è stato assegnato
  • I lavori, per un importo di 235mila euro, lungo i quasi 7km del fiume saranno di varia natura
  • Rinforzo, sopralzo e completamento dei muri d’argine ma anche bonifica e rimodellamento dell’alveo
  • Si tratta di opere di prevenzione per evitare danni del torrente in piena come quelli del 1954

Assegnato il progetto per la messa in sicurezza dei quasi sette chilometri del percorso del torrente Larderia a Messina. La struttura contro il dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Nello Musumeci ha affidato i lavori al raggruppamento temporaneo di professionisti che fa capo allo studio D’Arrigo che si è aggiudicato l’incarico per un importo di 235mila euro.

Quello consumato dagli uffici di piazza Ignazio Florio, diretti da Maurizio Croce, rappresenta un passaggio fondamentale dell’iter che porterà prossimamente alla realizzazione delle opere.

Lavori di rinforzo e completamento

Si tratterà di lavori di rinforzo, sopralzo e completamento dei muri d’argine, in modo da assicurare solidità alle sponde. Dovrà essere, inoltre, bonificato e rimodellato l’alveo, ripristinando tutte quelle sezioni di deflusso che oggi risultano ostruite e, dunque, inadeguate nel caso in cui la portata raggiunga picchi elevati. Ciò consentirà di proteggere da potenziali allagamenti anche gli svincoli stradali della strada statale 114, che si trovano a ridosso del Larderia, e il tratto a monte del ponte sulla provinciale 39.

Verso la risoluzione di un problema annoso

Le foto d’archivio in bianco e nero della gente che spala fango e detriti dalle strade rappresentano ancora oggi un monito a non sottovalutare i danni che il torrente Larderia, uno dei corsi d’acqua che attraversa Messina, potrebbe provocare in caso di piena. Era il 1954 quando una devastante esondazione cancellò quasi del tutto il villaggio di Tremestieri. Da allora, nel tempo, solo allarmi rientrati per fortuna senza particolari conseguenze.

 

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