Il pm della Procura di Ragusa, Francesco Riccio ha chiesto una condanna a 16 anni di carcere per Davide Corallo, 33 anni, l’ex carabiniere accusato dell’omicidio dello chef modicano Peppe Lucifora, trovato senza vita il 10 novembre del 2019 nella sua abitazione. Il processo, con il rito abbreviato, è attualmente in corso al palazzo di giustizia di Siracusa.

L’arresto

L’uomo fu arrestato nel giugno del 2020 e secondo la ricostruzione dei magistrati della Procura di Ragusa, che hanno coordinato le indagini, ed i carabinieri, il delitto è riconducibile a motivi di natura passionale, in quanto si ipotizza che i due avessero avuto una relazione sentimentale.

La difesa dell’ex carabiniere

L’imputato, durante l’interrogatorio tra il 13 e il 14 febbraio del 2020, qualche mese prima del suo arresto,  alla presenza dei suoi legali, aveva respinto ogni accusa, sostenendo di essersi recato nella casa della vittima diversi giorni prima del delitto.

La ricostruzione del delitto

Secondo quanto emerge nella tesi dell’accusa, il cuoco sarebbe stato prima tramortito e poi strangolato: nel corso degli accertamenti compiuti dai carabinieri del Ris di Messina venne scovata una una traccia di sangue che per gli esperti è riconducibile all’imputato.

Le analisi nell’armadietto

Le indagini si orientarono su Corallo dopo la scoperta nell’armadietto di Lucifora, in ospedale dove lavorava come cuoco, delle analisi del carabiniere.

Le cause della morte di Lucifora

L’autopsia eseguita sul cadavere dello chef modicano svelò che l’uomo morì per asfissia dopo essere stato picchiato e strangolato. Non avendo più notizie della vittima, i familiari del cuoco allertarono i Vigili del fuoco del comando provinciale di Ragusa che si recarono nell’appartamento di largo XI febbraio. Sfondarono la porta trovando Lucifora riverso a terra, senza vita.

Prossima udienza

Nel processo si sono costituiti parte civile i fratelli della vittima e la sentenza è attesa nella prossima udienza che si terrà il primo di marzo nell’aula della Corte di Assise di Siracusa.