Neanche la provincia Palermitana si salva dal caro energia e altre attività commerciali devono abbassare la saracinesca dopo gli annunci delle chiusure arrivate dalle grandi città siciliane. A finire stritolati dalle mega bollette dell’energia elettrica sono gelaterie e pizzerie che chiaramente sono tra quelle attività che maggiormente fanno utilizzo della corrente per via dei loro macchinari per la produzione e conservazione degli alimenti

La gelateria di Partinico

A Partinico deve chiudere anticipatamente la sua stagione la storica “Casa del gelato” di via Matteotti, gestita da Giovanni Giargiana. A spiegare alla clientela la decisione è stato lo stesso titolare: “Da oggi si chiude in anticipo per caro bollette. Ci vediamo la prossima stagione. Avrei potuto lavorare ancora per due mesi ma sono costretto a chiudere perché non riesco più a pagare le bollette. L’ultima arrivata per il solo mese di agosto ammonta a 5.400. Nel corso di questa stagione estiva, per i quattro mesi complessivi di attività, ho già dovuto sborsare circa 20mila euro. Non riesco più a sostenere questa spesa. Se rimango aperto peggioro la situazione dato che si parla di aumentare la luce ancora del 57%. Preferisco chiudere”.

La pizzeria di Trappeto

Nella vicina Trappeto c’è un’altra importante attività ristorativa che ha deciso di chiudere io battenti. Si tratta del ristorante pizzeria New mirage che non riesce allo stesso modo più a sostenere i costi dell’energia elettrica: “Grazie alla gentilezza ed al conforto della nostra clientela che continua a parlare della lenta agonia della classe media italiana e della piccola impresa – dicono amareggiati i gestori -. Dubito che qualche politicante farà qualcosa per fare cessare questo scempio”.

Altro bar storico a Isola delle Femmine

Appena qualche giorno fa sempre nella provincia Palermitana c’era stata un’altra illustre vittima. Aveva dovuto chiudere lo storico bar Gran Caffè a Isola delle Femmine, e nell’annunciare la cessazione ha pubblicato le bollette su Facebook: salasso di 30mila euro in due mesi.

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