Via Amari diventa sempre più pedonale. L’Ufficio Mobilità del Comune di Palermo ha disposto la chiusura al traffico del tratto compreso fra via Michele Amari e via Roma. Fatto reso possibile dalla chiusura del cantiere del collettore fognario, avvenuta qualche settimana fà. Area pedonale che sostituisce quella appena rimossa in via Principe di Belmonte e che avvicina la conclusione del progetto di pedonalizzazione intrapreso dalla precedente amministrazione comunale.

Pedonalizzazione completa ad un passo

rambla via amari

L’idea, infatti, era quella di creare un asse pedonale che va dall’ingresso del porto a piazza Castelnuovo. Ciò per permettere ai croceristi e ai turisti di potere accedere al centro di Palermo in maniera semplice. Un progetto ormai vicino al compimento definitivo visto che, sul tratto stradale in questione, rimane aperto ai mezzi il solo tratto d’intersezione con via Wagner. Al di là ciò, tutto l’asse di via Amari è ormai pedonale.

Un’area chiusa al traffico che ha ottenuto un ulteriore rafforzamento, dettato dalla chiusura della stessa via Michele Amari. Arteria che, negli scorsi anni, era stata utilizzata come valvola di sfogo della viabilità di via Roma. Fatto che, di conseguenza, limita gli accessi indesiderati, verificatisi durante gli scorsi weekend, con tanto di parcheggiatore abusivo. Da oggi infatti l’unico varco disponibile per residenti ed attività commerciali sarà quello nei pressi di via Roma.

La rambla di via Amari

rambla via amari

Una pedonalizzazione, quella su via Amari, che non sempre ha riscontrato pareri positivi. Non sono mancate le polemiche, ad esempio sul restyling di piazza Andrea Camilleri. Il progetto di riqualificazione urbana, fortemente voluto dall’ex Amministrazione Comunale si è concluso nel maggio scorso, con l’inaugurazione della cosiddetta rosa dei venti, elemento architettonico che ha ‘arricchito’ gli spazi nei pressi del porto. Un progetto conclusosi con sei mesi di ritardo rispetto alla data prevista di fine lavori. Interventi, quelli realzzati dal Coime, che hanno scatenato un acceso dibattito sui social, in particolare sui gruppi dedicati al tema.

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