Sono tornati a scioperare per 24 ore e a manifestare con un sit-in questa mattina i lavoratori delle aziende di autobus Etna Trasporti, Segesta, Sicilbus e Interbus. I lavoratori si sono ritrovati davanti la sede dell’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e Trasporti in via Leonardo Da Vinci a Palermo. La protesta è stata organizzata dalla Fit Cisl Sicilia e dalla Uiltrasporti Sicilia.

I motivi dello sciopero

“Le motivazioni dell’ennesima azione di sciopero sono sempre le stesse, una vertenza che va avanti da troppo tempo e la palese volontà datoriale di non volere intraprendere alcuna relazione industriale con i sindacati, disattendendo ogni tentativo di aprire un dialogo conciliativo” spiegano i Segretari di Fit Cisl Davide Traina e Uil Trasporti Franco Trupia.

“Grazie all’ intervento del Prefetto di Palermo che ha dato la più ampia disponibilità a tenere aperto un tavolo prefettizio, siamo riusciti a mettere insieme i rappresentanti legali dell’ azienda, la Direzione Generale del Dipartimento Regionale delle Infrastrutture e Trasporti che si è impegnato a convocare un confronto risolutivo con le i sindacati”.

Le aziende operano su concessione pubblica

“Una proprietà operante su concessioni regionali – affermano ancora Traina e Trupia – non può assolutamente andare contro quelle che sono le regole contrattuali mettendo a repentaglio la sicurezza di esercizio, dei lavoratori e dell’utenza”.

I sindacati denunciano turni che definiscono inaccettabili e che minano anche la sicurezza degli stessi lavoratori e dei passeggeri “Non possiamo continuare ad accettare, un impegno lavorativo superiore alle 12 ore, il non rispetto della normativa CE n.561/2006 con la relativa fruizione settimanale di 45 ore di riposo consecutive ed il mancato pagamento dei ritardi sulle percorrenze stabilite. Siamo sempre più convinti, che la contrattazione sia lo strumento migliore per il raggiungimento di determinati obiettivi, auspicando che l’intervento delle Istituzioni possa portare nel più breve tempo possibile alla risoluzione della vertenza” aggiungono in conclusione i due segretari.