- Il progetto prevede tre campate per 170 metri complessivi
- L’opera sostituirà quella esistente che al momento è soggetta a limitazioni
- Cancelleri “Ulteriore tassello per chiudere questa vicenda incresciosa”
È stata aggiudicata ieri la gara per i lavori del nuovo Viadotto Milena sulla strada statale 189 “Della Valle del Platani“. L’opera ha un valore pari a oltre 3,6 milioni di euro ed il progetto, che prevede tre campate per 170 metri complessivi, sostituirà quella esistente attualmente soggetta a limitazioni della viabilità.
Il sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile Giancarlo Cancelleri ha commentato: “Il mio impegno, anche per le tante opere di minore impatto mediatico, su tutto il territorio continua a dare i suoi frutti. Questo è un ulteriore tassello, il viadotto Milena, per il territorio e sempre al centro dell’attenzione e del dibattito portato avanti in occasione dei tavoli tecnici con il prefetto di Agrigento, con i sindaci della provincia, le sigle sindacali e il cartello sociale di Don Mario”.
Cancelleri ha aggiunto: “Oggi grazie al lavoro di Anas avviamo l’ultima fase per chiudere questa incresciosa vicenda. Vengo da una terra per troppo tempo inascoltata, dare normalità a tutto il sistema infrastrutturale per me è un impegno giornaliero”.
A dicembre venne pubblicato il bando
Il pubblicato il bando di gara finalizzato ai lavori di costruzione del nuovo viadotto Milena, al km 39,800 della strada statale 189 “Della Valle del Platani“ è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine dicembre scorso.
Le analisi tecniche ed economiche sulla gestione degli aspetti strutturali dell’opera hanno portato ad individuare la migliore soluzione possibile tra il ripristino della struttura esistente e la sua ricostruzione. Il degrado delle strutture del viadotto ha fatto propendere, tenendo conto del rapporto costi / durabilità dell’opera, per la seconda ipotesi.
Il nuovo viadotto sarà costruito in affiancamento a quello esistente, che continuerà ad essere percorribile pur soggetto alle attuali limitazioni e che sarà demolito soltanto in seguito al completamento della nuova opera, in modo da non interrompere la viabilità in esercizio lungo l’importante arteria stradale durante l’esecuzione dei lavori.
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