Intimidazione contro il sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino. Tagliati gli ulivi del suo terreno. Di “messaggio inquietante” parla la la Coldiretti siciliana che sottolinea l’importanza di “non cedere ad azioni criminali che anzi fortificano l’attività di un’amministrazione impegnata in una continua azione di rinnovamento”.
La solidarietà
“La società sana si schieri a fianco della buona politica, dei bravi e onesti amministratori locali e della imprenditoria sana per ribellarsi alla barbarie”, affermano il segretario generale della Cgil di Agrigento Alfonso Buscemi e della responsabile del dipartimento legalità Maria Concetta Barba. “Ancora una volta – aggiungono i due rappresentanti sindacali – si prende di mira un amministratore che è anche un apprezzato imprenditore, che con le sue attività impegna diverse decine di lavoratori, salvando le famiglie dalla miseria o dall’espatrio. Si registra, infatti, un’escalation di atti intimidatori contro gli amministratori e contro gli imprenditori”.
La ricostruzione del raid
Un raid che è avvenuto fra le 16,30 di martedì scorso e le 8,30 di mercoledì. E’ stato lo stesso primo cittadino di Aragona, che nella vita fa anche l’imprenditore, a recarsi alla stazione dei carabinieri del suo paese e a denunciare quanto gli era capitato. Qualcuno dopo essersi introdotto sul suo appezzamento di terreno, in contrada Mandrazzi che è territorio dell’attigua Comitini, ha danneggiato otto alberi di ulivo di proprietà del sindaco, nonché recentemente candidato all’assemblea regionale siciliana.
In contrada Mandrazzi si sono, inevitabilmente, precipitati sia i carabinieri di Aragona che quelli di Comitini, tutti coordinati dal comando compagnia di Canicattì. Sono state avviate le indagini ed è stata, immediatamente, allertata la Procura della Repubblica di Agrigento che ha aperto un fascicolo d’inchiesta. L’area dove è stato messo a segno il danneggiamento, purtroppo, non è risultata essere coperta da impianti di videosorveglianza e questo, inevitabilmente, complica anche l’attività investigativa. Le indagini comunque vanno avanti in maniera serrata e non lasciando niente al caso.
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