Una denuncia per maltrattamento di animali è stata inviata questa mattina alla procura di Agrigento dall’Aidaa Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente nei confronti dell’uomo che ieri in spiaggia a Porto Empedocle in provincia di Agrigento ha picchiato i suoi due cani e che poi è stato aggredito dal suo chow chow che lo ha morsicato mandandolo in ospedale in condizioni piuttosto gravi.

La ricostruzione dell’accaduto

Secondo la ricostruzione ufficiale l’uomo stava picchiando il suo cane che poi si sarebbe rivoltato mordendolo e mandandolo in ospedale. Diversa la ricostruzione fatta da alcuni presenti – dice Aidaa – che hanno raccontato di aver visto l’uomo impugnare il bastone dell’ombrellone e poi picchiare il secondo cane, un barboncino, e per questo motivo il chow chow si sarebbe ribellato al padrone, proprio per difendere il barboncino e avrebbe morsicato l’uomo conciandolo per le feste.

In gravi condizioni in ospedale

Sul posto è giunta un’ambulanza del 118, i sanitari hanno prestato i primi soccorsi e richiesto l’intervento dell’elisoccorso. Il 35enne è stato caricato sul velivolo e trasportato in ospedale. L’elisoccorso del 118 è atterrato sulla spiaggia, l’uomo versava in gravi condizioni, ed è stato trasferito presso l’ospedale Civico di Palermo. Sul posto sono giunti anche gli agenti di polizia del commissariato “Frontiera” nonostante fossero impegnati nel servizio di sicurezza e ordine pubblico per i festeggiamenti in onore di San Calogero. Hanno ascoltato i testimoni per capire cosa abbia scatenato la furia del cane che, nonostante le piccole dimensioni, ha azzannato gravemente il padrone.

Rabbia sui social nei confronti del padrone

Sui social, alla notizia, si è scatenata la rabbia degli utenti. In tanti hanno fatto notare come possa essere stato un errore da parte del padrone portare al mare un cane di una razza non particolarmente adatta alla spiaggia e al caldo. In molti, inoltre, hanno attaccato l’uomo rimasto ferito, reo, secondo alcuni testimoni, di aver picchiato il cane che poi si sarebbe difeso azzannando il padrone. Il caldo avrebbe fatto il resto, facendo innervosire l’animale.

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