Tramonta il partito “azzurro” ad Agrigento perché Forza Italia non unisce più ma al contrario separa.
Il commissario agrigentino di Forza Italia Vincenzo Giambrone è furioso dopo quella che ‘dovrebbe essere’ la nomina ad assessore regionale agli Enti Locali di Marco Zambuto e non le manda a dire.
Giambrone attacca: “Come può un uomo dalla lunga e leale militanza come me, essere sostituito da un soggetto che è stato Presidente Regionale del PD e ha cambiato più partiti che mutande. Questo sarà un trasformista. Nulla contro la persona, ma va detto che Zambuto con Forza Italia non ha nulla a che spartire. Non è stato mai vicino alle posizioni di Forza Italia. Anzi, spesso gli è stato avversario e mai si è candidato in una competizione elettorale a qualsiasi livello”.
“In quanto attuale commissario provinciale di Forza Italia -continua a commentare amareggiato sui social Giambrone – carica per la quale rassegno le irrevocabili dimissioni, chiedo a Miccichè nella qualità di commissario regionale di Forza Italia quali motivi – atteso che ragioni non ve ne sono – lo hanno indotto a disconoscere, calpestare e mortificare la volontà di tutto il partito di Agrigento”.
Vincenzo Giambrone attuale commissario di provinciale di Forza Italia, un politico di lungo corso essendo stato sindaco di Cammarata per diversi anni, ha mal digerito le decisioni dei vertici del suo partito. E quella che doveva essere una fumata bianca per Marco Zambuto, si sta trasformando in una fumata nera. Anzi nerissima per un’area precisa degli mazzurri. Un copione che sembra ricalcare, in chiave più contenuta, quanto accaduto a Catania in occasione della scvelta dei candidati per le europee. Si spacca dunque il partito agrigentino di Forza Italia proprio mentre lo stesso Musumeci rinvia la nomina di qualche giorno. Ma al primo gennaio i nuovi assessori saranno comunque in crica.
Zambuto si era candidato appena pochi mesi fa a sindaco di Agrigento, ma non riuscì nemmeno ad arrivare al ballottaggio.
“Dopo 25 anni di militanza in Forza Italia – continua l’ex sindaco di Cammarata – con estrema delusione, prendo atto di una decisione che esclude Forza Italia di Agrigento dalla Giunta Regionale nonostante io fossi stato indicato all’unanimità dallo stesso partito”.
E ancora: “Prendo atto con molta amarezza che l’impegno preso ufficialmente da Gianfranco Miccichè, sia in TV sia a mezzo stampa sin dalle elezioni regionali è stato spudoratamente disatteso. L’impegno, poi, era stato suggellato direttamente con me da Miccichè nella sua stanza all’Assemblea regionale avendomi più volte detto: ‘tu sarai il mio assessore regionale’. Ciò me lo ripeteva riconoscendo il mio trascorso politico e i sacrifici fatti nelle ultime tornate elettorali. Quella regionale avendo contribuito con un lusinghiero risultato ottenuto in soli 24 giorni di campagna elettorale a fare eleggere l’onorevole Riccardo Gallo, restituendo così un deputato agrigentino a Forza Italia dopo la vacatio di una legislatura. Quella nazionale perché candidandomi al senato ho ottenuto 72mila voti di cui 41mila per Forza Italia. Scusate se è poco!”.
Un Giambrone oltre che furioso anche deluso dal suo stesso partito. “L’amarezza si duplica poi, se a questo – spiega – si aggiungono i traguardi personali raggiunti senza il contributo del partito e della politica. E mi riferisco: a tre mie legislature da sindaco, a direttore generale del Consorzio di Bonifica Agrigento 3, che mi ha permesso di far conseguire al Consorzio il titolo di Eccellenza Nazionale, alla carica di Presidente regionale dei Dirigenti dei Consorzi della Bonifica Siciliana”.
Poi Giambrone lancia una frecciata all’attuale deputato regionale agrigentino Riccardo Gallo Afflitto, chiedendo pubblicamente quale sia la sua posizione all’interno di un partito ormai spaccato da dinamiche che sembrerebbero non sanabili.
“Sempre da commissario provinciale – prosegue – chiedo all’onorevole Gallo nella qualità di deputato regionale agrigentino, quale sia stato il suo ruolo in tutta questa vicenda. Da amico di quanti lo vogliono complice della scelta fatta? Ovvero da carnefice che non prendendo le distanze dalla neo nomina, ratifica il tradimento consumato a danno mio e delle legittime aspettative di tutti i militanti agrigentini di Forza Italia e del territorio agrigentino”.
Una volta arrivati al capolinea, quali saranno le intenzioni di Giambrone e della sua compagine politica?
“Valuterò a giorni – conclude – assieme ai miei amici, e sono tanti grazie a Dio, molti dei quali rivestono ruoli istituzionali in tutta la provincia, le decisioni che andremo a prendere collegialmente a differenza di altri, alla luce di quanto successo”.
Intanto arriva la nuova nomina. “Con estremo dispiacere apprendiamo delle dimissioni irrevocabili di Vincenzo Giambrone da commissario provinciale del partito ad Agrigento. Gli rinnovo i sentimenti di stima e amicizia che ci hanno accompagnato in questi anni. Forza Italia avrà una nuova guida nella provincia agrigentina avvalendosi di Margherita La Rocca Ruvolo, valida parlamentare e presidente della Commissione Sanità dell’Ars” annuncia proprio Gianfranco Miccichè.
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