Animali che rischiano di morire, bambini che non possono andare a scuola, aziende agrituristiche che temono di fallire. La chiusura della strada Cammarata – Acquaviva Platani sta determinando una situazione paradossale: la gente non può recarsi nelle proprie abitazioni che coincidono con le aziende agricole di cui è ricca la zona.
E’ la denuncia della Coldiretti di Agrigento al fianco degli agricoltori letteralmente disperati per chiusura dell’arteria all’altezza della Contrada Castroventuro – Salina.
La vicenda è davvero incredibile – rileva ancora la Coldiretti agrigentina – e riguarda il contenzioso tra l’allora provincia regionale e l’azienda costruttrice. Il braccio di ferro tra la ditta e l’ente è nato immediatamente dopo il collaudo della strada a causa del distacco di alcuni bulloni dei giunti di dilatazione del ponte che si trova in prossimità del bivio di Acquaviva platani.
Si è avviata così una storia di accuse e rimpalli che ha portato all’ordinanza di chiusura nel 2014. Di fatto il giudice ha disposto di transennare e presidiare il sito così da garantire il rispetto dell’ordinanza, cosa che è stata attuata pochi giorni fa.
“Transennata la strada – commenta il direttore della Coldiretti di Agrigento, Giuseppe Miccichè – si è stabilita la fine dell’attività di molte aziende agricole che commercializzano i prodotti: non si può ritirare il latte e il formaggio, il personale dipendente delle aziende agrituristiche non può recarsi nelle strutture. Insomma è una vicenda assurda che va risolta immediatamente in quanto non esiste un percorso alternativo. Abbiamo chiesto l’intervento del Prefetto perché a pagare le colpe non possono essere solo gli agricoltori che in quel percorso hanno l’unica possibilità di lavorare – conclude il direttore”.
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