Un sacchetto di plastica con all’interno 5 micro telefonini e 3 carica batterie è stato trovato sul muro di cinta della casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo” di contrada Petrusa ad Agrigento. Ad accorgersi di quell’inusuale “presenza” sono stati, durante un giro di perlustrazione per il turno serale, gli agenti della polizia Penitenziaria. Solo qualche settimana fa era stata scoperta una donna che aveva 7 micro cellulari nelle parti intime sempre ad Agrigento.

I cellulari forse trasportati con un drone

L’ipotesi – tutta da confermare – è che un drone sia stato lasciato il sacchetto fino al muro di cinta del carcere in attesa, verosimilmente, che qualcuno dei detenuti lo raccogliesse l’indomani, durante l’ora d’aria.

Scatta il sequestro del sacco e dei cellulari

Il sacco e il suo contenuto sono stati sequestri e sono state avviate le indagini per cercare di ricostruire come sia avvenuto il “deposito” e soprattutto a chi erano destinati i micro telefonini.

Un precedente qualche settimana fa, una donna con i cellulari in vagina

Una storia che si ripete al carcere di Agrigento perché nel febbraio dello scorso anno, la familiare di un detenuto provò a far entrare 7 micro cellulari, che aveva nascosto nelle parti intime, recandosi nel penitenziario per un colloquio con il recluso. Dopo aver passato i primi controlli, dove non era stato rilevato nulla dagli agenti, all’ingresso della sala per i colloqui, dove ci sono delle apparecchiature elettroniche, sono stati scoperti ben sette micro cellulari nascosti in un involucro, celato dentro la vagina della donna.

Il controllo delle poliziotte e la scoperta

Le poliziotte della penitenziaria hanno approfondito il controllo che ha consentito di scoprire i sette apparecchi per comunicare che, attraverso il marito, avrebbe poi fornito ad altri detenuti. Dopo la perquisizione la donna è stata denunciata alla procura e le apparecchiature per comunicare sono state poste sotto sequestro.

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