Confiscati case e moto al capo degli ultras Juventus “Bravi Ragazzi”. Immobili per 500 mila euro di valore complessivo, a Torino e Agrigento, e una moto Triumph da 7.500 euro sono stati confiscati dai carabinieri su decreto del tribunale del capoluogo piemontese ad Andrea Puntorno, 38 anni, leader del gruppo di tifosi arrestato nel novembre 2014 per traffico internazionale di droga e poi riconosciuto responsabile di un episodio di estorsione.

Le indagini patrimoniali hanno dimostrato che nella disponibilità del leader dei “Bravi ragazzi” e del suo nucleo familiare vi erano alcuni beni, tutti sottoposti a sequestro, il cui possesso era ingiustificato. I militari hanno accertato la sproporzione tra reddito dichiarato e patrimonio posseduto e sequestrato una moto Triumph Street Triple del valore di 7500 euro, un immobile a Torino, del valore di 300mila euro e un immobile ad Agrigento, del valore di 200mila euro.

Puntorno era stato, peraltro, coinvolto in un episodio di estorsione che aveva portato all’arresto di due uomini, responsabili di aver incendiato la palestra di sua proprietà per costringere la moglie del capo ultras – già in carcere – a consegnare loro i soldi del bagarinaggio. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di appurare che i due avevano affidato la vendita a Puntorno, a prezzi maggiorati a seconda dell’incontro, di tagliandi tratti da abbonamenti allo Juventus Stadium per la stagione calcistica appena conclusa. Puntorno, però, non avrebbe rispettato gli accordi trattenendo per sé il denaro delle vendite.

Dopo l’arresto del capo ultrà, i due bagarini hanno così messo in atto un piano per ottenere la restituzione della somma, incendiando la palestra gestita dall’uomo e il furgone della moglie, ambulante, attualmente agli arresti domiciliari per la stessa inchiesta sul traffico di droga dello scorso novembre.