Giornata a Lampedusa per il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. Una visita nell’isola al centro del flusso migratorio e di sbarchi infiniti che sta vivendo giorni drammatici per via dell’eccessivo numero di persone arrivate nelle Pelagie.

L’ex presidente del Consiglio ha visitato i luoghi cruciali, l’hotspot, il molo Favaloro, il poliambulatorio, ascoltando anche i residenti e criticando l’operato del Governo Meloni.

“Noi non ci siamo mai ritrovati così in difficoltà in tema di immigrazione ed hotspot – ha sottolineato Conte – perché abbiamo costruito e lavorato per tempo. Oggi siamo in totale emergenza, un’isola al collasso. Mi hanno sorpreso i numeri degli scorsi giorni. Ero però consapevole che gli slogan elaborati da questo governo erano un bluff, ma non pensavo si arrivasse a questo disastro, a questo fallimento”.

“Presidente del Consiglio ha responsabilità particolare”

Ed ancora “Il presidente del Consiglio ha una responsabilità particolare, innanzitutto il dovere della trasparenza e della verità – ha detto – quindi smettiamola con le bolle e con i bluff. Ogni volta che c’è una pressione che rende inevitabile un passaggio del presidente del Consiglio diventa una passerella. Lo abbiamo già visto in Romagna, a Cutro, da ultimo per Lampedusa”.

“Bisogna rimboccarsi le maniche per lavorare nei Paesi africani”

L’ex premier ha aggiunto: “Ogni volta, un nuovo decreto che non contiene nessuna soluzione. Qui bisogna rimboccarsi le maniche, lavorare nei Paesi africani, ma non come si è fatto in Tunisia. Il modello della Meloni realizzato in Tunisia è quello che non va fatto perché andare lì, creare una pressione al leader di turno, capo di Stato, capo di governo del Paese africano, in questo caso la Tunisia, e arrivarci con tutti i riflettori, costringerli ad accettare un memorandum che ovviamente non può contenere clausole troppo impegnative, in una realtà come quella tunisina che è esplosiva dal punto di vista economico-sociale, significa creare le premesse di un bluff con gli italiani, anzi crei una reazione come sta succedendo. Sono Paesi che vogliono rivendicare la loro dignità e se porti sul piatto somme modeste, 200 milioni o poco più, sono fondi insignificanti rispetto ai loro problemi. Il risultato è che ti chiudono la porta in faccia, addirittura non fanno più entrare neanche la Commissione Esteri del parlamento europeo e non danno più attuazione agli accordi” ha spiegato.

Signora Teresa invita Conte a pranzo

La pensionata di 84 anni, Teresa Giardina, che giovedì scorso ha preparato la cena e il pranzo per i migranti, ospiti dell’hotspot di Lampedusa e che cercavano da mangiare, ha invitato a pranzo – nella stessa terrazza dove sono stati sfamati gli extracomunitari – il leader del M5s Giuseppe Conte, che è nell’isola. L’ex premier visiterà il Poliambulatorio e nel pomeriggio avrà un faccia a faccia con commercianti, imprenditori e cittadini. Teresa Giardina, mamma del vigile del fuoco Antonello Di Malta, venuta a conoscenza dell’arrivo di Giuseppe Conte lo ha invitato, anche per raccontargli l’esperienza di aver sfamato due gruppetti di giovanissimi che si erano allontanati momentaneamente dall’hotspot.

Conte a Lampedusa, “Raccogliere istanze gente”

Conte ha poi sottolineato: “La politica non può girarsi dall’altra parte, deve raccogliere le istanze della gente deve star vicino a questa comunità che si sente abbandonata. La politica ha fatto finto di nulla. La politica sugli sbarchi è un fallimento questo governo lo deve ammettere. Cerchiamo d’intervenire in modo costruttivo senza più bluff comunicativi in modo serio per cercare di venire incontro alle istanze di questa comunità”.

Assemblea Lampedusa applaude Conte, “No a tendopoli”

“Lampedusa non deve diventare un carcere, no ai traffici di carne umana”. Giacomo Sferlazzo, uno dei leader della protesta degli abitanti di Lampedusa, in piazza della Libertà, davanti al Municipio di Lampedusa dove è in corso l’assemblea popolare, è tornato a ribadire quanto ripete da giorni. Ad assistere agli interventi dei cittadini, assenti sindaco e vice sindaco, il leader del M5S Giuseppe Conte che, al momento del suo arrivo, è stato accolto da un applauso dei presenti.

“Sono convinto che la tendopoli cercheranno di realizzarla a breve e dobbiamo stare uniti e compatti – ha incalzato Sferlazzo – No alla realizzazione della tendopoli a capo Ponente e di qualsiasi altra struttura legata alla gestione delle migrazioni e militari. Chiediamo un documento ufficiale con cui il governo si impegna a non fare alcuna tendopoli a Lampedusa”. I lampedusani, da circa una settimana, sono impegnati, dandosi dei turni, in un sit-in permanente in piazza. Negli scorsi giorni avevano anche fatto dei blocchi stradali.