“La situazione all’ospedale San Giovanni di Dio è al limite. La Rianimazione è pressoché al completo. Il reparto Covid è attualmente da 28 posti e sembrerebbe in sovrannumero. Ci sarebbe un aumento notevole dei contagi anche tra i medici e personale infermieristico”.

Per l’ex sindaco di Agrigento Lillo Firetto questa sarebbe la preoccupante situazione sanitaria al nosocomio agrigentino.

“Confido in una corretta e tempestiva informazione alla città dall’ Asp di Agrigento – spiega Firetto – e a ciò si aggiungano i disagi segnalati nel reparto dei pazienti Covid che nel loro isolamento vivono disagi quali perfino la mancanza di carta igienica nei bagni, di sedie e tavoli per consumare i pasti”.

“In merito alla vicenda mi aspetto un intervento chiarificatore da parte dell’Azienda sanitaria – spiega in un’intervista telefonica -. Tutto dipende dal fatto che in ospedale si è creata una commistione e i percorsi non sono dedicati. I medici non parlano perché sono terrorizzati e si trovano in una situazione difficilissima perché sono messi sotto scopa dalla dirigenza dell’Asp”.

“Il problema è anche che non parla il sindaco. Spero che ci sia qualcuno che faccia rilevare questo strano silenzio da parte di Miccichè in merito a questa vicenda. I sindaci di tutta la Sicilia stanno parlando delle loro realtà”.

“È tutto sotto controllo? No, non lo è. La curva dell’epidemia non accenna a scendere. Questo è già il livello di crisi mentre i numeri continuano a crescere. Che cosa si aspetta? Quali altri segnali si attendono per adottare misure più restrittive? Le scuole devono essere chiuse, perché il virus viaggia anche tra asintomatici. Altre restrizioni vanno adottate subito almeno nelle zone più a rischio assembramento. Sarò felice di dire di essermi sbagliato, quando si affermerà, come spero, che non era necessario tanto allarme. Ma al momento le rassicurazioni non bastano. Serve coraggio e responsabilità. Prima la salute, poi il resto”.

L’Asp di Agrigento afferma che: “In riscontro alla presenza di casi di positività al covid-19 presso il presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento – scrive in una nota la Direzione dell’ospedale – si conferma di aver rilevato casi positivi ‘a macchia di leopardo’ fra i pazienti di alcuni reparti della struttura. Gli stessi pazienti sono stati immediatamente posti in isolamento e trasferiti presso il reparto di medicina-covid mentre gli ambienti interessati sono già stati sottoposti a sanificazione come da protocollo. Per ciò che concerne il personale, la Direzione dell’ospedale comunica che, dall’inizio del mese di novembre, sono stati individuati 16 casi di positività al covid-19 tra medici ed infermieri (sul totale di circa 850 dipendenti). I sanitari sono asintomatici o paucisintomatici e si trovano in quarantena presso i propri domicili”.

Sarebbe stato opportuno non solo effettuare tamponi in maniera celere per tracciare gli ingressi in ospedale, ma anche scaglionare gli ingressi separando in maniera netta il reparto covid dal resto dei reparti.

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