Tensione nel carcere “Pasquale Di Lorenzo” di Agrigento dopo il trasferimento in ospedale di un detenuto con la febbre.
L’uomo, che era arrivato nel carcere da pochi giorni, è risultato positivo al Covid19 ed è stato trasferito, e ricoverato, all’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta.
Si tratta di un uomo originario dell’Ennese che era stato arrestato, la scorsa settimana, nell’ambito dell’operazione antimafia della Dda di Caltanissetta denominata “Ultra”.
L’uomo aveva una leggera febbre ed è stato sottoposto, all’interno dell’istituto penitenziario, a tampone rino-faringeo. Il detenuto era in isolamento.
Tutti coloro che arrivano al carcere “Petrusa” vengono tenuti in isolamento finché non giunge l’esito del tampone. Per la casa circondariale di Agrigento si tratta del terzo caso di Coronavirus accertato, il primo di un detenuto. Nei mesi scorsi erano risultati positivi due poliziotti penitenziari, entrambi originari di Raffadali (Agrigento) ed entrambi guariti dopo un periodo di quarantena domiciliare.
L’operazione Ultra risale a una settimana fa. I Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Enna, hanno eseguito 46 arresti su richiesta della Dda di Caltanissetta. L’operazione ha disarticolato le famiglie mafiose di Barrafranca e Pietraperzia, nell’ennese. L’operazione è scattata anche in Germania da parte dell’Agenzia di Polizia europea Europol e della polizia tedesca, che ha fermato Giuseppe Emilio Bevilacqua, considerato uno degli esponenti di spicco dell’organizzazione.
Ai 46 indagati vengono contestati i reati, a vario titolo, di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di droga, estorsioni, corruzione, detenzioni di armi. Nel corso dell’operazione sono anche stati sequestrati beni per un valore di oltre un milione di euro.
L’indagine risale al maggio 2018 dopo che Raffaele Bevilacqua andò ai domiciliari per ragioni di salute. Un fedelissimo di Bernardo Provenzano ed ex componente della Democrazia Cristiana degli anni 80.
Sono state emesse in totale 35 ordinanze applicative della misura della custodia cautelare in carcere mentre altre 10 ordinanze riguardano arresti domiciliari
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