Il CGA bacchetta il Comune di Sciacca (AG) e dichiara illegittimo il diniego della proroga della concessione edilizia richiesta da una impresa edile saccense. La Ditta Oliveri Antonina & c. aveva presentato all’Ufficio tecnico del Comune di Sciacca un progetto di ristrutturazione edilizia con parziale demolizione e ricostruzione di un fabbricato ubicato nei pressi della zona portuale; il suddetto progetto otteneva il rilascio della concessione edilizia nel 2009.

Sospesi i lavori

La ditta Oliveri aveva conseguito due proroghe del termine di validità della concessione edilizia; nelle more, la ditta Malofra di Sciacca, in persona del legale rappresentante, aveva acquistato lla proprietà degli immobili oggetto della concessione edilizia già rilasciata ed era subentrata in tutti i rapporti facenti capo alla ditta Oliveri. Nel 2017 i lavori venivano sospesi nelle more di un sopralluogo tecnico condizionando la ripresa allo svolgimento di dettagliate operazioni peritali al fine di verificare le refluenze della realizzazione di una paratia sulle proprietà private adiacenti l’intervento. Permanendo la sospensione dei lavori nel mese di ottobre del 2017 la ditta Malofra ha richiesto al Comune di Sciacca un differimento del termine di ultimazione dei lavori, che avrebbe dovuto corrispondere a tutta la durata della sospensione dei lavori.

Il ricorso contro il Comune

La richiesta di differimento del termine di ultimazione dei lavori è stata però ritenuta non ammissibile dal Comune di Sciacca, con invito alla presentazione di un nuovo titolo abilitativo nel rispetto della normativa in vigore al momento della presentazione. Contro il provvedimento la ditta Malofra ha proposto un ricorso giurisdizionale, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Antonino Turturici, lamentando la mancata considerazione del periodo di sospensione dei lavori disposta per iniziativa dell’Amministrazione, per la durata complessiva di ben 179 giorni.

La decisione del Consiglio di giustizia amministrativa

In particolare i legali hanno sostenuto come lo sforamento dei termini di validità del titolo edilizio fosse stata diretta conseguenza della sospensione dei citati lavori, sospensione questa disposta per iniziativa dell’Amministrazione comunale rappresentando la causa che ha impedito la maturazione del termine di validità della concessione, sospendendone il decorso.  Il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana in sede giurisdizionale, condividendo le tesi difensive ha accolto l’appello della società Malofra. Pertanto, la sentenza resa dal CGA, conferma la regolarità edilizia dei lavori di ristrutturazione edilizia del fabbricato in questione.

Articoli correlati