• Sciopero dei netturbini a Canicattì, nell’agrigentino
  • La situazione diventa sempre più complicata anche a causa del caldo
  • Il sindaco dice di essere in regola, problemi con a causa di un contenzioso

Inizia a farsi sempre più pesante la situazione igienico-sanitaria a Canicattì in provincia di Agrigento per l’astensione dal lavoro degli operatori ecologici che lamentano il mancato pagamento degli stipendi di giugno e luglio. Dalle ultime due ore del turno di sabato scorso il personale delle tre ditte che gestiscono il servizio sul territorio comunale hanno incrociato le braccia.

Mancano due mensilità

Gli operatori ecologici lamentano il mancato pagamento di ben due mensilità e hanno incrociato le braccia. Sembra che il problema del mancato pagamento degli stipendi sua legato anche a un contenzioso tra il Comune di Canicattì e le Imprese alle quali vengono applicate delle decurtazioni per inadempienze contrattuale, quindi la fattura non viene pagata per intero ma viene decurtata da alcune trattenute da parte del Comune di Canicattì.

Rifiuti ovunque

I rifiuti soprattutto quelli organici hanno iniziato a fermentare sia dentro che fuori le abitazioni. La situazione è peggiorata per l’abbandono indiscriminato nelle zone periferiche di tonnellate di rifiuti. Il sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura, dice: “Noi siamo in regola. Abbiamo pagato puntualmente l’ultima fattura del 20 giugno scorso. Tocca alle imprese pagare gli stipendi”.

Emergenza anche a Palermo

Emergenza rifiuti a Palermo. Ancora una notte di roghi nel quartiere Borgo Nuovo e allo Zen. I vigili del fuoco sono stati impegnati per tutta la notte a spegnere incendi di rifiuti. Per due volte sono andati invia Brunelleschi, poi in via Madonia, in via Cartagine e in via Centuripe. Altri due grossi incendi di cataste di rifiuti sono stati spenti allo Zen 2. Nel corso della notte i vigili del fuoco sono stati impegnati insieme ai forestali a spegnere due incendi di sterpaglie a Termini Imerese e Bagheria.