“Il popolo dei bambini. Ripensare la civiltà dell’infanzia” è l’ultimo libro scritto da Margherita Rimi, poetessa agrigentina, medico e neuropsichiatra infantile, edito da Marietti 1820. L’opera, da poche settimane in libreria, si propone di spostare l’attenzione sul mondo dei bambini, sulle loro caratteristiche e peculiarità, spesso in conflitto con il mondo regolato e impostato dai più grandi.

Rimi “Bambini gruppo umano, un popolo a tutti gli effetti”

 

“I bambini sono un gruppo umano che costituisce un popolo a tutti gli effetti, perché hanno peculiarità e aspetti così particolari che li rendono uni­ci”, scrive nel libro la poetessa. Per Margherita Rimi, “occorre vedere il bambino come portatore di una civiltà. Occorre metter­si ad ascoltare i bambini senza però utilizzare i modelli degli adulti”.

Un viaggio nel mondo del bambino

“È un viaggio nel mondo del bambino – spiega la dottoressa Rimi – un incontro tra arte, letteratura e scienza”. La riflessione, su come e perché i bambini si possano definire un “popolo”, con una “civiltà” specifica, di cui l’emblema è il gioco, si articola attraverso un dialogo tra le scienze e le arti. Un’opera scritta in maniera poetica, che si propone di spostare l’attenzione dei più grandi verso i picco­li e le loro peculiarità.

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