Il Tar Sicilia blocca l’esecutività del Piano Cave regionale nella parte in cui limita arbitrariamente l’esercizio delle imprese. Il Piano Cave è stato varato nel 2016 per sbloccare un settore orientato all’esportazione di materiali di pregio particolarmente apprezzati, scrive La Sicilia.
Con la sentenza 2558/2017 il Tar accoglie il ricorso di un’impresa estrattiva agrigentina collocata all’interno di un sito di valenza ambientale “Sic” (siti di importanza comunitaria) che rischiava di chiudere i battenti. Il Piano prevedeva per le attività estrattive esistenti nelle Sic l’impossibilità di chiedere il rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività di cava a prescindere da una preventiva valutazione sull’effettiva incidenza ambientale. I giudici hanno sottolineato che le Sic possono “essere sede di attività economiche, previo esito positivo della procedura di valutazione di incidenza ambientale volta a verificare se una determinata attività commerciale possa incidere in termini negativi, non superabili neanche con specifiche prescrizioni di salvaguardia, con le finalità di tutela ambientale proprie dell’area”.
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