La tartaruga marina è tornata a deporre sulla spiaggia dei Conigli di Lampedusa. È accaduto la scorsa notte, nello straordinario scenario naturale nella Riserva naturale orientata “Isola di Lampedusa”, gestita da Legambiente Sicilia.

La femmina nidificante di Caretta caretta è stata individuata dal gruppo di monitoraggio della Riserva Naturale, che ogni notte, da giugno fino ad agosto inoltrato, pattuglia la spiaggia proprio al fine di avvistare le tartarughe che devono deporre. Raggiunta la spiaggia, la tartaruga ha scavato una buca nella quale ha deposto 101 uova. Dopo aver ricoperto con cura il nido, ha fatto ritorno in mare.

Il nido è stato prontamente recintato e segnalato, per evitare ogni possibile danneggiamento: da questo momento verrà salvaguardato dal personale della Riserva Naturale e dai volontari di Legambiente per tutto il periodo di incubazione, che sarà di circa 60 giorni.

Ancora una volta la spiaggia dei Conigli ha dimostrato di essere un sito naturale di inestimabile valore, che va necessariamente tutelato e difeso.

“L’istituzione della Riserva Naturale e la gestione condotta in questi anni da Legambiente – dichiara Angelo Dimarca Coordinatore Regionale delle Riserve naturali di Legambiente Sicilia – hanno dimostrato che la convivenza tra fruizione e conservazione è possibile: gli interventi di recupero ambientale realizzati, la regolamentazione della balneazione, la cura e la salvaguardia costante dei luoghi hanno permesso ancora una volta il ripetersi di un evento così straordinario, come la riproduzione di una specie minacciata di estinzione”.

Una splendida notizia anche per l’Amministrazione comunale di Lampedusa e Linosa. “ La deposizione della Spiaggia dei Conigli si aggiunge alle due già avvenute nei giorni scorsi a Linosa – dichiara il Sindaco delle Pelagie Giusi Nicolini – In questo momento di grave crisi in cui versano le riserve naturali siciliane, il ripetersi di un evento così straordinario come la riproduzione della tartaruga marina nelle Isole Pelagie deve costituire uno stimolo per la Regione ad individuare idonei strumenti per rafforzare il ruolo delle aree naturali protette e garantire così la valorizzazione di quei territori che fondano il loro futuro sulla tutela della natura e della bellezza”.

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