E’ iniziato lo sciopero della fame sull’isola di Lampione per Francesco “Ciccio” Gramasi, il noto imprenditore che ha preso a cuore le sorti di Lampedusa. Un’isola che vive principalmente di turismo e che sta attraversando una grave crisi economica. Tutto questo per effetto delle notizie che circolano sul fenomeno degli sbarchi dei migranti. A suo avviso una questione che sta penalizzando una terra che già sconta i suoi gravi problemi di insularità. Le notizie sui media dei continui sbarchi dei migranti sta provocandola disdetta a catena dei turisti. Secondo lo stesso imprenditore ci sarebbero 150 mila presenze in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Il messaggio sbagliato

Per accendere un faro sulla vicenda Gramasi ha deciso di porre in essere questa clamorosa protesta. E’ andato sulla vicina isola deserta di Lampione ed ha cominciato questo sciopero della fame. L’obiettivo è quello di spingere da una parte i media a trattare la questione con più “delicatezza”. Perché il messaggio che passa con gli sbarchi è che l’isola sia “inondata di migranti. In realtà tutti sono accolti nell’hotspot e per le strade non se ne vede neanche uno. Ma nell’immaginario dei turisti Lampedusa è una polveriera e per questo cercano di evitarla.

“Si commette un grandissimo errore – dice Gramasi -. Tutte le emittenti e tutti i telegiornali ogni giorno parlano di migliaia di sbarchi a Lampedusa. I turisti si preoccupano e disdicono le loro vacanze. Io da 30 anni vengo in vacanza a Lampedusa e assicuro   che non vedrete mai un immigrato per strada. Forse lo potete trovare in tante altre grandi città che vengono a fare turismo. Ma di certo non esiste quell’invasione che si crede nell’immaginario collettivo”.

L’appello al governo nazionale

C’è poi l’appello al governo nazionale, ed in particolare alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Invito a realizzare un tavolo di trattativa per creare, come dice la stessa Meloni – precisa Gramasi -, una barriera navale che inizi a 5 chilometri da Lampedusa. O anche vicino a quest’isola di Lampione dove sono io a fare lo sciopero della fame. Da qui non mi muoverò fin quando non ci saranno dei riscontri positivi”.

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