Crolla la pista ciclabile a San Leone e ci sono polemiche, con un botta e risposta tra Mareamico e l’assessorato alle Infrastrutture. “Mareamico da quindici giorni chiede a tutti gli Enti interessati di intervenire per evitare che l’erosione costiera “si mangi” la pista ciclabile di San Leone ed anche l’unica strada che porta al mare. Ma l’immobilismo e lo scarso decisionismo hanno avuto la meglio, e questa mattina, nonostante inutili conferenze dei servizi e roboanti dichiarazioni: la pista ciclabile è caduta in mare…complimenti a tutti!”, scrive l’associazione su Facebook, con tanto di video e foto.

Savarino (Fratelli d’Italia): “Lavori in tempi brevissimi”

«Voglio rassicurare il sindaco di Agrigento e la comunità agrigentina che ho chiesto all’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò di intervenire urgentemente per il tramite del Dipartimento regionale tecnico e del Genio civile per la messa in sicurezza, non procrastinabile in considerazione degli ultimi eventi, del viale delle dune a San Leone. Mi è stato assicurato il massimo impegno in tempi brevissimi».

Lo afferma Giusi Savarino, deputato regionale di Fratelli d’Italia, aggiungendo: «Ho richiesto lo stesso intervento, sollecitato dall’amministrazione comunale di Licata, per la messa in sicurezza della strada comunale Panoramica S. Antonino, vicino al parcheggio del Cimitero dei Cappuccini, per il pericolo di caduta massi sulla sede stradale. Sono certa che avremo celermente risposte concrete».

L’invasione a Torre Salsa

“Domenica mattina, ben 6 motociclisti, hanno scorrazzato impunemente nella spiaggia di Torre Salsa, che è anche una riserva naturale”. Questa la denuncia dell’associazione naturalista Mareamico sull’episodio accaduto ieri nella località in provincia di Agrigento.

La denuncia ai carabinieri di Siculiana

“Queste brutte immagini – si legge nella breve nota rilasciata da Mareamico – riprese dal naturalista Antonio Vanadia, sono state subito inviate alla caserma dei carabinieri di Siculiana, che sta provvedendo ad identificare i centauri, che per questo comportamento rischiano sanzioni pesantissime, previste in questi casi dal codice della strada e da quello della navigazione”.

Mareamico ha scritto ai sindaci contro la pulizia delle spiagge con la ruspa

A fine dicembre scorso, Mareamico inviò una lettera a tutti i sindaci dei comuni rivieraschi della provincia di Agrigento, alla Capitaneria di Porto e all’ufficio del Demanio regionale, contro la pulizia delle spiagge con mezzi cingolati.

Questa pratica – oltre che essere vietata dalla legge – altera gravemente l’ecosistema, importante per diverse specie animali e vegetali. La pulizia delle spiagge con questi metodi distruttivi provoca la distruzione dell’ambiente dunale e l’habitat di alcune specie animali come il fratino, che cova le sue uova nel retroduna e la tartaruga caretta caretta che depone le proprie uova, scavando un nido tra le dune delle spiagge. Nidi e uova rischiano di essere inesorabilmente schiacciati da questi mezzi pesanti.

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