Il cadavere di una donna, con molta probabilità una migrante, è stato ritrovato a Punta Alaimo, zona Capo Grecale, dove sorge il faro di Lampedusa.
Ad accorgersi del corpo tra gli scogli sono stati alcuni lampedusani e una turista. E’ stata avvertita la Capitaneria di porto che a sua volta ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco.
Non c’è al momento certezza che possa trattarsi di una vittima di uno dei due naufragi di venerdì scorso in area Sar Maltese. Lo stesso giorno della tragedia furono recuperati 8 cadaveri, fra cui due donne.
La salma è stata recuperata dal natante Rib01 dei vigili del fuoco e portato al molo Favarolo il cadavere di donna avvistato nella tarda mattinata di ieri nell’insenatura di Punta Alaimo, zona Capo Grecale, a Lampedusa.
La salma è stata affidata alla Capitaneria di porto. Il cadavere è di una giovane ed è risultato essere perfettamente integro. Secondo i primi rilievi non dovrebbe essere stato in mare per molti giorni.
Tra le ipotesi, che possa essere un’altra delle vittime del doppio naufragio del 24 marzo scorso in acque Sar Maltesi. Le quattro donne sopravvissute – dai 25 ai 35 anni, originarie di Costa d’Avorio e Guinea – ascoltate e supportate dal team di Medici senza frontiere hanno raccontato d’aver visto annegare 42 persone che, assieme a loro, si erano imbarcate in Tunisia.
La barca sulla quale viaggiavano, secondo quanto hanno raccontato, non ha resistito alla furia delle onde, si è spezzata in due e subito si è inabissata. Il 24 marzo sono stati recuperati 8 cadaveri, di sei uomini e di due donne.
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