E’ stato una sorta di blitz. Dopo l’ennesimo tentativo sventato da parte di un migrante di raggiungere la costa a nuoto, in parecchi si sono messi d’accordo ed hanno tentato la sorte lanciandosi in acqua in gruppo.

Protagonisti i migranti della Open Arms che sono in mare ormai da 19 giorni e da una settimana vedono la costa ma non possono scendere. La nave spagnola è alla fonda di fronte Cala Francese a Lampedusa a circa 800 metri dalla riva. La disperazione delle persone a bordo ha causato una situazione esplosiva nonostante vari sbarchi per motivi sanitari, alcuni dei quali forse un po’ forzati. Così nei giorni scorsi avevano provato di raggiungere la riva a nuoto in cinque. stamattina ci aveva provato un altro. nella tarda mattina il blitz di massa nonostante le condizioni marine non favorevoli.

Mare mosso e onde alte hanno fatto il resto. In nove hanno rischiano di annegare e la Guardia Costiera è dovuta intervenire per evitare il peggio. Vista la situazione difficile il comandante della motovedetta ha deciso per lo sbarco dei salvati in mare sul molo Favaloro con la richiesta di intervento del personale sanitario.

Dopo i primi controlli medici, due migranti sono stati ricoverati nel poliambulatorio di Lampedusa. Vista la scena, però, altri cinque migranti hanno deciso di tentare la sorte gettandosi in mare. Anche per loro salvataggio e trasporto a terra per intervento sanitario.

Intanto a Lampedusa arriva in elicottero il procuratore di Agrigento Patronaggio preoccupato per la situazione che si sta creando mentre continua il braccio di ferro fra l’organizzazione non governativa e il governo spagnolo paese di bandiera dell’imbarcazione che ha però rifiutato il porto sicuro offerto perché troppo lontano

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