Sbarchi senza fine a Lampedusa. Nelle ultime ore, tre barconi, con un totale di 113 tunisini, sono stati agganciati dalle motovedette della capitaneria di porto e della guardia di finanza, a circa 10 miglia a Sud di Lampedusa. Salgono a 6 gli sbarchi che da stanotte si sono registrati sull’isola, con complessivi 165 migranti.

Le motovedette hanno prima soccorso un barcone di 10 metri con a bordo 88 tunisini, fra cui 14 donne e 10 minori. Poi sono stati intercettati due barchini con 12 e 13 persone a bordo.
Per stasera la prefettura di Agrigento ha disposto l’imbarco sul traghetto di linea Cossydra, con destinazione Porto Empedocle, di 80 migranti.

Hotspot pieno

Il centro di accoglienza di contrada Imbriacola rimane ben oltre la sua capienza di 250 persone. In mattinata vi erano quasi 500 ospiti.

La Geo Barents è a largo di Augusta

Intanto, la nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere, con 322 persone a bordo, chiede da giorni un porto sicuro per far sbarcare i migranti salvati nel Mediterraneo. Domenica, è giunto un nuovo appello di Cecilia Strada: “Hanno bisogno di scendere, al più presto”. La nave si trova a dieci miglia al largo del porto di Augusta, in provincia di Siracusa: è stato assegnato Augusta come porto sicuro.

95 minori a bordo

La Ong ha spiegato di avere a bordo 322 migranti, tra cui 95 minori, di cui 82 sono non accompagnati. Cinque dei bambini hanno meno di 5 anni, uno ha solo due settimane. La nave dovrebbe giungere al porto intorno alle 12.30.

La nave era a una trentina di miglia dalla costa meridionale della Sicilia, davanti al tratto tra Licata e Sciacca, nell’Agrigentino, e da almeno 4 giorni chiedeva un porto sicuro. Alla fine per la ResQpeople la destinazione è arrivata, il 17 agosto, con lo sbarco ad Augusta, nel Siracusano. Ma la storia si ripete e adesso Cecilia Strada, via Twitter, ha sollecitato le autorità a non perdere altro tempo: “Hanno bisogno di scendere, al più presto”, ha scritto.

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