• Attracca nave quarantena, 600 lasciano Lampedusa
  • Al via trasferimenti da hotspot, altri 200 su traghetto Sansovino
  • Musumeci, Europa, che diventa complice dei mercanti della carne umana

“Sempre le stesse immagini. Il mediterraneo è una tomba. È possibile che il cinismo della politica possa arrivare a questo punto? Le responsabilità politiche sono di tutti, degli Stati europei, del Nord Africa, delle Ong. Sappiamo che i morti continueranno. Lo ha detto il Presidente della Regione  a Tagadà, su La7 mentre a Lampedusa l’hotspot scoppia di migranti che in massa sono giunti in questi giorni. “Il governo non può fare più di quello che a parole ha fatto – ha aggiunto il governatore siciliano -. Deve battere i pugni in Europa, che diventa complice dei mercanti della carne umana”.

Attracca la nave quarantena

Intanto a Lampedusa la nave quarantena Azzurra è riuscita ad attraccare, dopo il miglioramento delle condizioni del mare. Saranno trasferiti 600 migranti. A piccoli gruppi vengono trasferiti dalla polizia dall’hotspot di contrada Imbriacola dove, all’alba, c’erano 1.583 persone a fronte di una capienza massima di 250 posti. A metà mattinata è previsto l’imbarco di 200 minori non accompagnati sul traghetto Sansovino che giungerà in serata a Porto Empedocle. Nella struttura di primissima accoglienza, dopo questi trasferimenti pianificati dalla Prefettura di Agrigento, resteranno in 783.

Ma la rabbia di Musumeci non si esaurisce

E’ un fiume in piena il governatore. “Dopo un anno, la sensazione è che sulla gestione degli sbarchi la Sicilia e l’Italia continuano a essere abbandonate. Mi aspetto molto dal nuovo governo perché la gestione delle migrazioni fino a oggi ha trovato praticamente insensibile l’Unione Europea. La forte credibilità nelle istituzioni comunitarie del presidente del Consiglio e l’allargamento della base di consenso del nuovo governo alle forze politiche del centrodestra sono due indici che fanno sperare in un atteggiamento più evoluto”.

Vertice con il Ministro dell’Interno

Musumeci ha in programma un incontro con il ministro dell’Interno. “Voglio portare il grido d’allarme di un presidente di Regione che non ha alcuna voglia di polemizzare ma che è pronto a sedersi attorno al tavolo delle soluzioni. Un fatto è certo: già la pandemia ha stremato i nostri concittadini e stressato l’economia dei nostri territori. Tutto possiamo permetterci, tranne una estate in cui i media nazionali e internazionali debbano occuparsi di noi non per la bellezza e l’ospitalità dei nostri luoghi ma per l’accrescersi di un flusso di migranti, che restano le vittime principali di un sistema fondato sulla indifferenza e, qualche volta, d’interessi inconfessabili”.