- Senza sosta l’arrivo di migranti nelle coste dell’isola delle Pelagie
- Nelle ultime ore, finora, 78 tunisini
- I soccorsi condotti da motovedette della Guardia costiera e delle Fiamme Gialle
Non si fermano arrivi di migranti a Lampedusa. Anche nelle scorse ore, infatti, l’isola delle Pelagie è stata meta di sbarchi. Complessivamente nelle ultime ore sono arrivati 237 persone in sei sbarchi a partire dalla notte scorsa. Gli ultimi due i più consistenti con 96 persone fra cui 6 donne e 9 minori è stato agganciato e soccorso nelle acque antistanti all’isola dalle motovedette dei soccorritori. Anche loro sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola.
In centro hotspot oltre 850 persone
Nel centro si trovano, al momento, 864 persone a fronte di una capienza massima per 250. In precedenza un barcone con a bordo 63 migranti è stato soccorso dalla Guardia costiera e delle Fiamme gialle.
233 imbarcati in nave quarantena
In giornata era cominciato, per alleggerire le presenze nell’hotspot di contrada Imbriacola, l’imbarco dei migranti, già sottoposti a tampone rapido anti-Covid e alle procedure di identificazione, sulla nave quarantena Atlas. Ne verranno fatti salire 233.
Fra loro anche gli 80 che, in primissima battuta, dovevano essere trasferiti dalle motovedette per poi andare al centro d’accoglienza di Caltanissetta. Dopo il trasferimento dei 100 con il traghetto di linea Sansovino che giungerà in serata a Porto Empedocle, all’hotspot c’erano 650 persone. Presenze che, dopo gli ultimi 3 sbarchi, sono arrivate a 705.
Nave Msf attende ancora risposta per sbarco
È ancora in attesa di risposta la richiesta di un “porto sicuro”, avanzata alle autorità italiane e a quelle maltesi dalla nave Geo Barents di Medici senza Frontiere che nei giorni scorsi ha portato a termini quattro interventi di soccorso nel Mediterraneo centrale.
Sulla nave della Ong si trovano in questo momento 410 migranti, tra i quali numerose donne, una delle quali incinta, e 99 minori, quasi tutti non accompagnati. Dall’imbarcazione fanno sapere che nonostante la situazione sia sotto controllo, grazie ai controlli medici da parte del team sanitario di Msf, è tuttavia urgente sbarcare al più presto le persone a bordo in un luogo sicuro.
I profughi soccorsi dalla Geo Barents davanti alle coste libiche, tra giovedì e sabato scorso, provengono da 21 Paesi tra i quali Siria, Etiopia, Eritrea, Sudan e Mali.
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