È morto a Lampedusa il musicista tunisino-francese Antoine Michel, la cui canzone Sharabià era diventata apertura delle dieci edizioni del festival ‘O Scià che Claudio Baglioni teneva a Lampedusa. E proprio l’isola siciliana fu scelta dal cantante come luogo dove trasferirsi e vivere, anche per i legami familiari che lo legavano a quella terra.

Michel, infatti, nacque in Tunisia quando era ancora una colonia francese, da genitori lampedusani partiti per il nord dell’Africa in cerca della loro America come si legge nella sua biografia ufficiale dove si legge che la sua adolescenza la vive nel Sud della Francia dove si avvicina alla musica, finché decide di trasferirsi definitivamente sull’isola.

Le sue opere più famose

Il suo Sharabià è stato la sigla della trasmissione Rai Alle falde del Kilimangiaro nelle stagioni in cui è stata condotta da Licia Colò.La produzione di Antoine Michel, nome d’arte di Tony Costanza, è stata ispirata da una miscela di suoni e linguaggi con influenze del Maghreb fino al pop francese e italiano. L’artista aveva compiuto 67 anni il 5 aprile. Il cantautore tunisino-francese Antoine Michel, è morto in nottata a Lampedusa.

Chi era Antoine Michel

Antoine Michel era nato a Susa, in Tunisia, durante il periodo coloniale, da genitori lampedusani emigrati nel Nordafrica. Ha vissuto in Francia – tant’è che per i lampedusani era il francese»- dove si è avvicinato alla musica. Poi, la decisione di trasferirsi nell’isola di cui tanto aveva sentito parlare dai genitori. A Lampedusa ha abbracciato un genere musicale che fonde suoni e linguaggi di tutto il bacino Mediterraneo. Antoine Michel – ammalato da un po’ di tempo – aveva anche aperto un ristorante nell’isola.

Nel 2011 era uscito l’EP C’era una volta la luna a Lampedusa, mentre nel 2015, assieme ai Bottari della Cantica Popolare esce l’album “Universion” con la voce di Michel che si alterna a quella di Stany Roggiero e nel 2016 Sharabià, remixata, finisce anche nella compilation Buddha Bar: The Ultimate Experience.

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