È cominciata con un sopralluogo al Centro di accoglienza per migranti la visita ufficiale del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a Lampedusa.
Accompagnato dal sindaco, Salvatore Martello, che lo ha accolto in aeroporto, il governatore si è recato in contrada Imbriacola per rendersi conto personalmente dello stato della struttura – dove a breve inizieranno i lavori di ristrutturazione – che ospita attualmente una ventina di tunisini, ma dalla quale in passato sono transitate migliaia di persone.
Nel rapido giro, Musumeci ha visitato i locali destinati all’identificazione e l’infermeria e si è fermato a parlare con il personale sanitario e di vigilanza, ringraziandoli per il lavoro che fanno.
“Lampedusa – afferma il presidente – è stata ed è il simbolo della sofferenza e dell’accoglienza, nonostante al momento i porti siano chiusi. Quella dei migranti, però, è una tematica che va affrontata e risolta non solo dall’Italia. E’ chiaro, infatti, che non possono essere solo le ragioni geografiche a decidere chi debba accogliere i migranti, ma il senso di responsabilità dell’intera Europa, che forse fino a oggi è mancato”.
Nel pomeriggio, il governatore si è recato al Comune dove ha incontrato la Giunta e il Consiglio comunale, discutendo delle problematiche relative alle emergenze tipiche delle isole minori: dal ciclo dei rifiuti ai trasporti, dalla sicurezza dei porti all’approvvigionamento idrico, alla sanità.
“Bisogna far sentire – sostiene Musumeci – l’istituzione Regione sempre più vicina alle piccole comunità che vivono nelle 17 isole minori della Sicilia. Lampedusa diventa un po’ il simbolo di questa realtà, con il sindaco e l’amministrazione comunale abbiamo affrontato questi temi di straordinaria attualità e adesso dalle buone volontà bisogna passare ai fatti concreti”.
In serata, il presidente prenderà parte alla terza edizione di consegna dei premi giornalistici intitolati a Cristiana Marano. Quella a Lampedusa è la prima delle visite ufficiali che Musumeci ha programmato nelle isole minori siciliane.
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