“Ancora una volta un disservizio della Siremar sta causando disagi ai lampedusani e notevoli danni economici alla marineria dell’isola. La nave Galaxy questa mattina non è arrivata a Lampedusa: il comandante, ieri sera, avrebbe infatti deciso di non partire da Porto Empedocle perché questa sera è previsto maltempo. Il punto è che il maltempo è previsto solo nella serata di oggi, e si tratta comunque di condizioni meteo che dovrebbero essere ampiamente alla portata di una nave come la Galaxy”. Lo dice Totò Martello, presidente del Cogepa (Consorzio di Gestione della Pesca Artigianale) di Lampedusa e Linosa.
Il racconto di Martello
“I nostri pescherecci hanno lavorato regolarmente e sono carichi di pesce – aggiunge Martello – destinato a restare sulle banchine del porto in attesa della nave che, a questo punto, non si sa quando arriverà. La Galaxy potrebbe non partire da Porto Empedocle neanche questa sera e dunque il rischio è che possa essere a Lampedusa non prima di domenica mattina, con la conseguenza che tutto il pescato non arriverebbe nei mercati prima di lunedì. Chi pagherà per i danni subiti dai nostri pescatori?”.
“Chiediamo alla Siremar verifica su accaduto”
“Chiediamo alla Siremar – conclude Martello – di avviare immediatamente una attenta verifica sull’accaduto ed in particolare sulla decisione adottata dal comandante della Galaxy, a nostro parere del tutto ingiustificata dalle previsioni meteo. Una decisione incomprensibile, dunque, che però sta provocano disagi alla cittadinanza e soprattutto un notevole danno economico alla marineria di Lampedusa”.
Isole minori, i sindaci al governo, “Applicare agevolazioni”
I sindaci degli arcipelaghi siciliani sollecitano il presidente della Regione Renato Schifani, e l’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò, a ripristinare le linee essenziali di collegamento, tramite navi, e ad applicare le agevolazioni tariffarie a forze dell’ordine, operatori di servizi pubblici statali e regionali, lavoratori pendolari che raggiungono i posti di lavoro nelle isole. Gli otto sindaci hanno chiesto che si provveda “in tempi immediati, così come concordato nelle apposite riunioni riguardanti i collegamenti marittimi e come previsto nell’ultima finanziaria regionale”.
“È di tutta evidenza che il mancato ripristino dei collegamenti, ora ridotti, comporta enormi disagi per le popolazioni isolane, che si acuiscono con l’approssimarsi del periodo pasquale e l’inizio della stagione turistica – sostengono – mentre la mancata agevolazione tariffaria provoca il verificarsi di gravose ripercussioni sull’operatività dei servizi di pubblico interesse e primaria rilevanza, ripercuotendosi su tutto il tessuto sociale di queste isole”.
Aricò “Sforzo immane della Regione, pretestuose le polemiche dei sindaci”
“È veramente pretestuosa e paradossale l’accusa che i sindaci delle isole minori siciliane rivolgono al governo regionale per quanto riguarda i collegamenti marittimi. La Regione ha fatto uno sforzo immane per assicurare un servizio pubblico essenziale, garantendo, in pochissimi giorni, gli stessi identici servizi che erano previsti dai bandi di gara, purtroppo non aggiudicati”.
Lo afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, rispondendo alle dichiarazioni degli otto sindaci degli arcipelaghi siciliani.
2Per quanto riguarda le agevolazioni tariffarie ad alcune categorie di lavoratori – prosegue Aricò – ai sindaci è sfuggito che la Regione le aveva attuate, grazie all’accordo raggiunto con gli armatori, ben prima dell’approvazione della legge Finanziaria che ha previsto gli sconti. Anzi, per la prima volta è stata introdotta la gratuità per i collegamenti di chi svolge un servizio pubblico e dei residenti di Linosa, Levanzo, Marettimo, Flicudi e Alicudi per raggiungere l’isola principale dei rispettivi arcipelaghi, oltre che una speciale scontistica per tutti i lavoratori, anche stagionali. Nei prossimi giorni, insieme agli amministratori e alle società di navigazione, verranno definiti gli ulteriori dettagli operativi per rendere l’applicazione dello sconto più immediata”.
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