Manti stradali quasi inesistenti, pieni di buche e avvallamenti, con sieri rischi per l’incolumità degli automobilisti. Lo stato delle strade dell’Agrigentino è, per usare un eufemismo, disastroso. Ma La Regione sembra non accorgersene tant’è che, a dispetto delle numerose interrogazioni dei deputati regionali M5S, non sembra assolutamente volere correre ai ripari.

“La prova lampante – affermano, visibilmente contrariati, i deputati regionali 5stelle Giovanni Di Caro e Matteo Mangiacavallo – è il fatto che le strade della nostra provincia sono state del tutto escluse dagli stanziamenti annunciati nei giorni scorsi dalla Regione per la viabilità secondaria. Dei 45 milioni stanziati non arriverà nemmeno un euro nell’Agrigentino per cercare di mettere quantomeno in sicurezza alcuni degli importanti assi viari che da anni versano in totale stato di abbandono. Le tantissime nostre interrogazioni con cui abbiamo denunciato i vari casi di pericolosità sono state completamente ignorate”.

“Dalle nostre parti si rischia la vita ogni giorno, sottolinea Di Caro – e abbiamo potuto constatarlo de visu nel corso del nostro recentissimo tour sulle incompiute siciliane. Musumeci intervenga e riveda gli stanziamenti”.

L’elenco delle strade pericolose e fortemente malmesse nell’Agrigentino è quasi infinito. Di seguito i due deputati indicano le situazioni più gravi, finite negli atti parlamentari indirizzati all’assessore Falcone, ma rimasti lettera morta.

“Penosa – dicono i due portavoce – è la situazione delle strade che servono i comuni di Cianciana, Alessandria della Rocca, San Biagio Platani, Bivona, Santo Stefano Quisquina e che permettono di arrivare in poco tempo alla costa zona Eraclea Minoa, Montallegro, Realmonte (scala dei Turchi), Siculiana e Porto Empedocle. La strada provinciale 32 Cianciana – Ribera da tempo immemore permane in uno stato di di quasi totale abbandono; idem o quasi per la strada provinciale 45 Montevago – Salaparuta, e per la provinciale 3 Crocca – Sant’Anna. Pessima anche la situazione della SP 75 Siculiana – Montallegro, della SP 14 Racalmuto – Montedoro e della strada provinciale 19 San Biagio Platani – Raffadali”.

“Si tratta – affermano Di Caro e Mangiacavallo – di strade quasi impercorribili, pericolosissime e che spesso costituiscono le uniche vie di accesso ai paesi della provincia sempre più isolata e dimenticata da questo governo regionale”.

L’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, risponde, però considerando le accuse rivolte alla Regione “infondate le dichiarazioni di alcuni esponenti del M5s su una presunta disattenzione del governo regionale verso le strade della provincia di Agrigento”. “Faccio presente, magari forse ai colleghi grillini sarà sfuggito, che il governo Musumeci il 20 dicembre del 2017 tra i primi atti ha finanziato per 3 milioni e 900 mila euro la messa in sicurezza della strada Cammarata-Santo Stefano Quisquina-Bovana-Alessandria della Racca, Cianciana e Cattolica Eraclea – dice Falcone – Successivamente il 23 febbraio del 2018 è stato finanziato il miglioramento e la messa in sicurezza della dorsale San Biagio Platani-stazione Acquaviva/Casteltermini (statale 189) e inoltre nel marzo scorso abbiamo finanziato per altri 3,4 mln di euro la messa in sicurezza di parte della provinciale 12 da Palma di Montechiaro verso Campobello di Licata”.

“A questi interventi che valgono quasi 13 milioni di euro si aggiungono altri interventi per oltre 7 milioni di euro per i quali l’assessorato aspetta i progetti esecutivi oltre a ulteriori misure che abbiamo previsto con la ‘Apq Province’. Nonostante ciò avevo già programmato per la settimana prossima una visita nel territorio di Agrigento per verificare personalmente non solo la situazione delle strade che so di essere in stato di degrado ma per sollecitare il Libero consorzio al fine di attivare tutte le procedute per avviare al più presto i lavori”.