Le ricerche del pescatore e diportista Salvatore Cefalù, originario di Termini Imerese (Palermo) e residente ad Agrigento, sono state sospese. Dieci giorni dopo la scomparsa in mare, le attività della guardia costiera (anche di Messina), fatte anche con l’uso di droni, con la collaborazione di alcuni pescatori e l’intervento del nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco, sono state interrotte.

La barca ritrovata ma dell’uomo nessuna traccia

L’unica cosa ritrovata è stata la sua piccola imbarcazione affondata, perché verosimilmente travolta da un’onda, alla foce del fiume Naro ad Agrigento. Il relitto di una piccola barca semiaffondata, gli stivali e il giubbotto. Ma di lui, Salvatore Cefalù, 48 anni, esperto pescatore originario di Termini Imerese da anni residente a Porto Empedocle non c’è alcuna traccia.

L’uomo era uscito in mare per una battuta di pesca davanti il mare di San Leone ad Agrigento all’alba dell’8 dicembre. Ma non è mai rientrato in porto. La moglie ha lanciato l’allarme e fino ad ora è stata ritrovata solo la barca semiaffondata e impigliata tra le reti da pesca, il giubbotto e gli stivali.

Le ricerche del pescatore sono iniziate in mare con le motovedette della Capitaneria di Porto Empedocle, con l’ausilio anche dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Palermo e di un elicottero. Anche alcuni pescherecci hanno perlustrato lo specchio di mare antistante San Leone alla ricerca di Salvatore.

La tragedia della Nuova Iside

Un episodio che fa tornare alla mente la tragedia che si è recentemente consumata nel palermitano dove padre, figlio e nipote, tutti membri di un equipaggio, sono morti. Stiamo parlando del naufragio della Nuova Iside, il peschereccio di Terrasini che si inabissò al largo di San Vito Lo Capo nel 2021. Le successive indagini fecero emergere che fu una petroliera ad avere speronato il peschereccio facendolo affondare. Non fu mai lanciato l’allarme e solo all’indomani partirono le ricerche. Nei giorni e nei mesi successivi i tre corpi furono recuperati in mare. Una tragedia che scosse tutta la piccola comunità terrasinese e che mobilitò anche le istituzioni a livello nazionale.