Sciacalli in azione mentre sono andate avanti tutta la notte le ricerche da parte dei vigili del fuoco dei dispersi intrappolati sotto le macerie delle palazzine esplose per una fuga di gas metano nel centro storico di Ravanusa, in provincia di Agrigento. Ai tre cadaveri estratti nelle ore successive al crollo (due donne e un uomo), la notte scorsa si è aggiunta l’individuazione di altri quattro corpi sotto le macerie della palazzina di quattro piani venuta giù. Sale dunque a sette il bilancio provvisorio.
False raccolte fondi
Due ancora i dispersi, Calogero e Giuseppe Carmina, padre e figlio; due le donne rimaste ferite e ricoverate in ospedale a Licata e Agrigento con traumi e fratture. Cento gli sfollati che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni. Ma la tragedia che ha colpito il paese agrigentino non ferma gli sciacalli. Gente senza scrupoli, che non si ferma davanti a nulla e organizzano falsa raccolta fondi. A lanciare il monito su Facebook è il sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo. “Girano voci incontrollate di varie raccolte fondi per la tragedia che si è verificata a Ravanusa anche su WhatsApp – scrive sui social il primo cittadino -. Non ho autorizzato nessun tipo di raccolta in denaro, i pasti caldi portati fin dal primo pomeriggio per rifocillare tutto il personale impiegato per la ricerca dei dispersi sono stati donati dalle varie attività presenti in città, che generosamente si sono da subito prodigati accogliendo il mio invito, oltre alle tante coperte raccolte dai Volontari. A loro va il mio enorme grazie!. Il tutto è partito da Largo Aosta da me personalmente seguito, coordinato e consegnato insieme al personale della Protezione Civile, dai Vigili Urbani e dai tanti Volontari”.
Attivata la macchina della solidarietà
“Evitiamo di fare confusione e di prestare il fianco a comportamenti di sciacallaggio – conclude Corbo -. Già stiamo monitorando, con l’ausilio delle forze dell’ordine cui va il mio personale plauso insieme a quello di tutta la città. Eventuali raccolte fondi, saranno da me comunicate ed autorizzate a tempo debito”.
Anche tanta solidarietà
Ma se da un lato ci sono persone senza scrupoli, pronti a speculare sulle tragedie, dall’altro si è subito attivata la macchina della solidarietà. Il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, sui social si dice pronto ad ospitare gli sfollati di Ravanusa: “Voglio manifestare la vicinanza del Comune di Raffadali ai cittadini di Ravanusa. Siamo vicini a voi in questo momento difficile. Devo ringraziare tutti gli artigiani e gli imprenditori del mio paese, che raccogliendo l’invito del sindaco di Ravanusa mi hanno telefonato dicendosi pronti a partire con i propri mezzi nel luogo della tragedia. Ma non solo, ho ricevuto anche altre chiamate di altri cittadini raffadalesi, disposti ad ospitare i cittadini sfollati. La comunità di Raffadali è vicina ai cittadini di Ravanusa non solo con le parole, ma anche con i fatti”.
Commenta con Facebook